L’occupazione dei cantieri Corporea e il raduno delle associazioni per Bagnoli non ha impressionato … . Nella tarda mattinata di ieri un’allegra compagnia di politici e affaristi si è riunita in un luminoso consesso a Bagnoli, tra l’ira dei cittadini ignorati e il risentimento di gente resa invisibile, e spenta, nella loro appartenenza e cittadinanza.
Il primo ministro in carica (non eletto) Matteo Renzi, il ministro dell’ambiente Gianluca Galletti, il vice presidente della Provincia di Napoli Ciro Alfano, il governatore della Regione Campania Stefano Caldoro, il Sindaco di Napoli Luigi De Magistris, il presidente della fondazione Idis Vittorio Silvestrini, sono stati i protagonisti dell’ennesimo colpo ai danni della Repubblica.
Ancora sulla breccia amici, compagni, concittadini!
Attualmente 31 milioni di euro si sono assegnati i congiuranti, 31 milioni di euro si è aggiudicata Città della Scienza, 31 milioni di euro si è dovuto accollare lo status quo e i cittadini, 31 milioni di goccioline usciranno dalle nostre fronti, 31 milioni di firme verranno eseguite sotto il nostro atto di morte.
Il popolo napoletano non conta nemmeno più il numero dei fendenti e delle coltellate che gli passano da parte a parte, morente e dolorante ma, più di tutto, arrabbiato e non si sa se ormai rassegnato, impotente.
Questi uffici politici sono diventati dei comitati d’affari, dei luoghi di bordello! Questi non rispondono più ad alcun che, ad alcun chi. Rubano, stuprano, vilipendiano, e rispondono solamente alle loro tasche, ai loro intestini, ai loro padroni, a loro stessi.
Tutta questa violenza per tirarsi un’altro yacht, per dormire in lisce lenzuola di seta, indossare capi griffati, ingurgitare avidamente succulente bistecche da 50 euro al kg, per curarsi nelle migliori cliniche, per possedere la più eccellente istruzione, per rendere lucenti le chiome dei loro obesi rampolli; e tutto, ancora, solo per comandare, per rubare e copulare!
Hanno deformato gli strumenti e gli ordini di contrappesi che difendevano le nostre libertà costituzionalmente determinate, consolidando ancor di più la svolta autoritaria della democrazia!
Un’enorme, gigantesca, grigia, asfissiante colata di cemento riscriverà il futuro della nostra terra, impiccherà i nostri colli, porrà appese a delle picche le nostre teste, piegherà dal dolore i nostri corpi appesi alle travi dell’Olimpo!
Speculazioni edilizie e camorra sferzeranno di nuovo la schiena della mucca da latte meridionale e succhieranno, e mungeranno, finché ancora una volta non ci sarà più niente, finché la mucca rinsecchita non morirà per la mancanza delle sue sostanze!
Complessi alberghieri, ristorativi, casette di acciaio e vetro per villeggianti moderni, nuove strutture portuali, spiagge all’americana, banchine chilometriche e le più inutili strutture portuali luccicanti verranno erette a due passi dalle montagne di rifiuti, su decenni di inquinamento dei suoli e sfruttamento stratificati nei fondali marini, come nelle coscienze di tutti i servi!
Cosa ancora dovremo subire affinché il noi, le masse sfruttate e ferite di questa terra di lavoro, si rivolti contro questa orrenda e violenta falange di burocrati e taglia gole?
Quanto ancora dovremo aspettare che la violenza organizzata ritorni a rendere giustizia? Quando finirà la pazienza e l’alienazione degli schiavi?