Quasi ogni festività ha il suo “dress code”, ma poche hanno un così ricca eredità di ornamenti come la Pasqua.
Questo giorno rimane infatti una delle ultime roccaforti dell' “old-school style”.
La storia dell’abbigliamento di Pasqua deriva dalla tradizione del cosiddetto “abito della Domenica”: naturalmente per il giorno di Pasqua, le aspettative di stile ed eleganza erano molto più elevate dato il significato più importante della giornata.
La caratterisiticafondamentale in ogni caso era la presenza di elementi che richiamassero la primavera, per cui via ibera ai fiori, soprattutto violette, narcisi e tulipani
- non importa se l’aria è ancora fresca e magari capita anche qualche grandinata.Ovviamente non c’era alcun obbligo secondo il quale le persone dovessero indossare necessariamente vestiti nuovi la Domenica di Pasqua, ma certamente era parte della tradizione. L'usanza dell’uovo come simbolo di questa festa infatti combacia perfettamente con l'idea della Pasqua come simbolo di rinascita. Per cui una volta, anche se una donna non poteva permettersi un nuovo abito si sarebbe almeno concessa un cappellino, un paio di guanti o anche solo un po 'di nastro per rinfrescare l’aspetto di un vecchio capo.
E la Domenica di Pasqua riflette ancora oggi un’ approccio un pò vecchio stile per quanto riguarda l’abbigliamento e, a differenza di altre feste più sontuose e glamour, richiama una certa formalità, buone maniere e feschezza. Anche se naturalmente, non c’è nulla di male a voler rendere questo tipo di look anche un pò trendy ed originale! ;)
Almost every holiday has its fashion component, but few have as rich a legacy for finery as Easter. The day remains one of the last gasps of old-school style. The history of the Easter ensemble derives from the philosophy of wearing one's Sunday best. On Easter, style expectations are ratcheted up several degrees in recognition of the day's outsize significance.
There's an element of spring fever, too, in the way that the Easter wardrobe serves as a harbinger of daffodils and tulips
-- no matter if there is often a bone-piercing chill in the air and, occasionally, snow on the ground.There was no mandate that people had to wear new clothes on Easter Sunday, but that was certainly part of the tradition.
The custom dovetailed nicely with the idea of Easter as a symbol of rebirth.
And once upon a time, even if a woman couldn't afford an entire new ensemble, she would at least get herself a new hat or even just a bit of grosgrain ribbon to put a fresh fillip on an old favorite.
Easter Sunday still reflects an old-fashioned approach to clothes -- one defined by civility, formality and propriety. And, of course, it doesn't hurt if that hat also happens to be just a wee bit fabulous.
VOGUE TAIWAN