A Brigà

Oggi sono spesso senza rete. Senza la connessione, reti nella mia vita in questo periodo non ce ne sono poi molte ! E vi parlo, gioiosissimi all'ascolto, di un gruppo che merita la vostra attenzione : A Brigà . Conosco molto superficialmente alcune persone che suonano in questo complesso che non saprei definire. La band si dedica ad una ricerca musicale e storica raffinata a colta, con qualche salto ragionato nella tradizione etnica e nei dialetti e non solo quello ligure, qualche cover , un po' di revival di classe e sempre con grande personalità. Il loro primo disco , Sul tempo, è un piccolo capolavoro. Cercatelo un po' in giro, ne varrà la pena.
Il disco parte con la registrazione di una vecchietta che parla della guerra nel dialetto del ponente. Il dialogo che si crea con il grande Faber, ovviamente, è delicato e riconoscente. E poi un salto nel parlare rotondo e gentile della Lombardia con la fiola del Paisan. Segue un omaggio al Quartetto Cetra con il cammello e il Dromedario, una vera e propria perla , cantata magnificamente dalla vocalist del gruppo, Marta Giardina, di cui sentiremo parlare ancora . Il brano più delicato e incantato è “ L'emilia la va a Robi” che ho il piacere di proporvi. Una triste ballata intrisa di amore e nostalgia, una vera meraviglia. Anche la cover del disertore di Fossati è da sottolineare, piana e contemporanea. Il cd termina con Halleluia come tutti i concerti della Briga . Che dire ! Quando ho visto la copertina del disco in cui una vecchietta lecca un bel gelato giallo non mi sarei aspettato così tanto! Che dite li rivediamo al premio Tenco ?