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A caccia di libri

Creato il 12 aprile 2012 da Labellaeilcavaliere
Mission possible

Arriva sempre un momento in cui guardate la libreria e scoprite sconfortati che non c’è nulla da leggere. Oh, certo, è piena di libri, ma questo non significa niente.
Non c’è nulla da leggere. Punto.
Bisogna correre ai ripari, e subito. Come sotto minaccia di attacco nucleare si fanno scorte di bottiglie d’acqua e cibo in scatola, così bisogna cogliere i segnali per fare incetta di libri. In questi casi è indispensabile una rigida organizzazione e una ferrea volontà, grande capacità di adattamento e una buona dose di spregiudicatezza. State partendo per una missione di sopravvivenza, bisogna essere preparati.
Ecco i tre parametri fondamentali da cui si giudica un libro: copertina, titolo e spessore.
“Un libro non si giudica dalla copertina” tutte baggianate. E da cosa dovrei giudicarlo? Prima di prenderlo in mano è l’unica cosa che vedo. Perciò sì, si giudicano i libri dalla copertina. Il fatto stesso che apriate un libro e non un altro dipende da quello.
Il titolo va alla pari con la copertina, con la differenza che la seconda colpisce per le immagini, il primo per le parole. Certo, un libro stupendo dal pessimo titolo resterà un libro stupendo, ma probabilmente non lo saprò mai perché non l’ho preso in mano per scoprirlo.
Ultimo punto: lo spessore. Ognuno ha le proprie preferenze. C’è il tipo da libri sottiletta, quello da libri filetto di manzo, il tipo da libri torta cinque strati e quello da meglio un uovo oggi che una gallina domani, a cui va bene di tutto. La scelta migliore è averne in casa di ogni tipo. Nel peggiore dei casi userete i libri più spessi per i tavoli che ballano e quelli più sottili per accendere il camino. I libri sono sacri, ma ognuno ne fa ciò che vuole.
Scelto il libro comincia la seconda parte della missione: il risparmio.
Leggenda vuole che le grandi catene facciano più sconti, ma si sa che le leggende, per quanto contengano un fondo di verità, restano comunque belle storie da raccontare accanto al camino. Perciò bisogna aguzzare l’ingegno. Prima di tutto segnarsi il titolo da qualche parte (cellulare, quaderno, mano da non lavare nelle successive ore) e andare a caccia dello sconto maggiore. Ordinarlo online è forse ancora la soluzione più economica.
La mia soluzione preferita? Leggerlo a sbafo nelle librerie, un capitolo alla volta e in posti diversi. Forse non è comodo, ma il risparmio è assicurato.

Alaisse

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