L'ultimo giorno di Carnevale in alcuni paesi della Valnerina un tempo era vietato lavorare. Chi fosse stato trovato nei campi a potare gli alberi sarebbe stato catturato, legato a una scala e trasportato in paese. La pena applicata al trasgressore? Offrire da bere a tutti gli uomini del paese il vino della propria cantina. Era talmente tanta l'allegria generata che qualche uomo generoso andava di proposito a lavorare per farsi cogliere in flagrante e, come se non bastasse, qualora non si fossero accorti di lui batteva le lame delle forbici da potare una contro l'altra facendo rumore. Dopo la cattura e il trasporto in paese, iniziava il giro delle botti e dei boccioni da una cantina all'altra fino a sera, quando allo scoccare della mezzanotte iniziava il periodo di Quaresima con le Sacre Ceneri. Allora, ogni festa era vietata, le stoviglie venivano lavate con la cenere per togliere la minima traccia di grasso e tra i ragazzi iniziava il gioco del ' fuori il verde' che consisteva nel chiedere a chi si incontrava di mostrare il suo rametto di bosso, gelosamente custodito nelle tasche fino a Pasqua. (Foto de La Valnerina)
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Un diario dove annoto, con testi e foto, le tradizioni dell'Umbria, i miei pensieri sull'attualità, qualche buona ricetta e le tante curiosità che attraggono la mia attenzione.
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