Magazine Società

A Casarsa il film di Turoldo: "Gli ultimi"

Creato il 16 febbraio 2013 da Gaetano61

(fotografia di Elio Ciol sul set del film "Gli ultimi", tratta dal sito di www.famigliacristiana.it)
Ieri sera, al Teatro Pasolini di Casarsa, è stata proiettata la versione restaurata del film "Gli ultimi" (qui la scheda), nato da un soggetto di padre David Maria Turoldo, per la regia di Vito Pandolfi, uscito nel 1963. Ambientato negli anni successivi alla crisi del 1929, è un film sulla realtà contadina del Friuli, esposta in tutta la sua povertà e dignità. Gli adulti divisi tra l'attaccamento alla terra e la tentazione di emigrare, il piccolo Checo, protagonista del film, che deve far conto anche con le paure di un ragazzo che si affaccia al mondo, un mondo che presto gli chiederà di abbandonare la scuola per essere d'aiuto al padre nella conduzione della terra. Quando uscì, il film non ebbe molta fortuna. E' probabile che il racconto non andasse d'accordo con la retorica del boom economico allora in atto, mettendo in evidenza una realtà fatta di miseria dalla quale si stava uscendo e che si voleva dimenticare. Molti hanno accostato "Gli ultimi" al film di Ermanno Olmi, "L'albero degli zoccoli", uscito nel 1978 con ben altro successo di pubblico e di critica, ma, appunto, era il 1978, si viveva un periodo di crisi economica ed etica, che alcuni avevano interpretato come il frutto malato proprio di una società basata solo sul progresso economico. Per tornare alla serata di ieri - condotta da Piero Colussi di Cinemazero di Pordenone (associazione che, con Cineteca del Friuli e Centro di Espressioni cinematografiche, ha reso possibile il restauro della pellicola) - era presente Elio Ciol, fotografo di scena del film (le sue foto sono esposte nel Teatro Pasolini); ma la sorpresa per il pubblico è stato Checo, al secolo Adelfo Galli, ora sessantenne, che cinquant'anni fa interpretò il ruolo del protagonista. Ascoltandolo prima della proiezione e vedendolo dopo, nel film, Adelfo ha mantenuto tutto quello stupore di fronte al mondo che emerge dalla pellicola, forse qualcosa di più, voglio azzardare, dell'interpretazione di un personaggio pensato da altri.

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :