Magazine Diario personale

A caval donato non si guarda in bocca…ma all’orso sì!

Da Romina @CodicediHodgkin

Quella dei dentisti è una categoria che incute sempre un certo timore. Eppure, può capitare che ogni tanto siano loro ad affrontare il paziente con una certa ansia, anche perché pare che ogni dentista, nella sua carriera, almeno un morso da chi era sdraiato sul lettino se lo sia preso. A questo rischio del mestiere avrà sicuramente pensato il dentista veterinario Marc Losse quando si è ritrovato sul lettino Siggi: 2,5m di imponenza per quasi 300kg di muscoli. E tanti, tanti, tanti denti. Grossi. Cariati. Tutti incastrati all’interno di una bocca dove può entrare tranquillamente la testa di un umano. La bocca di un orso bruno, per intenderci.

Il povero orso Siggi, infatti, ospite all’interno della riserva di Baerenwald Mueritz a Stuer, in Germania, da qualche tempo soffriva di carie e la situazione era ormai degenerata al punto da costringerlo ad una seduta sulla poltroncina del dentista. E se un mal di denti rende un orso aggressivo anche solo la metà di quanto fa con un umano, immagino il sospiro di sollievo degli abitanti della foresta. Dopo una generosa dose di anestetico e dichiarato al di là di ogni ragionevole dubbio il k.o. del bellissimo bestione, il dentista ha iniziato a trapanare e praticare tutte le otturazioni del caso.

Ora lo splendido Siggi ha un sorriso che potrebbe tranquillamente apparire nella pubblicità di un dentifricio. Mi domando solo se le solite raccomandazioni di cui i dentisti son prodighi al termine di ogni seduta abbiano fatto presa sul pelucche ipernutrito: non faccio che pensare al diametro del filo interdentale adatto per una bocca del genere…

siggi dal dentista

siggi dal dentista2


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