Non è una novità. Nel senso che casa nostra è una specie di porto di mare. Non sapete cosa fare, passate da casa, c'è sempre un caffè, un panino, una birra pronta anche per voi. I nostri amici non sono sposati, o meglio buon parte di loro non lo è. E quindi se la sera non c'è gran che da fare, il nostro campanello brucia. Questa non è una casa ma un circolo privato. D'inverno più d'estate poi, ed ecco che i divani non bastano per tenere tutti, e spuntano pouf e cuscini in tutti gli angoli del salotto e le bottiglie di vino sono sempre troppo poche. Fortuna che è di auto produzione.
L'inverno ancora non è arrivato, ma le cene a casa nostra si. E cos'ì ieri cena da noi.
Nel pomeriggio stavo sistemando le cose per il prossimo viaggio. Amsterdam. E nel frattempo ripensavo a l'ultimo. Barcellona. Mi è venuta una nostalgia così forte, ma così forte: dei suoi colori, dei suoi odori, del suo calore, che non ho avuto scelta. Per cena Paella. O meglio sperimentazione di una paella alla pugliese.
Un attimo, sottolineiamo "sperimentazione", ovvero leggi, fatta con quello che c'avevo in frigo e dispensa.
Del resto dovevo svoltare una cena per 6 e il piatto unico è sempre la cosa migliore. Poi dopo tra chiacchiere e sigarette ci sono sempre gli immancabili scaldatelli pucciati nel vino.
Ecco la mia ricetta della paella per 6 persone circa:
olio evo, noi lo autoproduciamo, o meglio il padre del socio lo autoproduce, noi ce lo pappiamo e basta, olio buono insomma. 2 cipolle bianche. 1 peperone rosso, 1 peperone giallo. Una manciata di piselli. Pollo, io ne avevo circa un 300gr in frigo. Salsiccia di maiale, quantità non pervenute, ne avevo un pò congelata, ma credo circa 300gr anche questa. Ora la tradizione vorrebbe che ogni singolo ingrediente venisse preparato da solo e messo da parte. A me l'idea di sporcare 20 tegami per un unico piatto non mi ha nemmeno sfiorato il cervello e così una padella, olio sotto e tutti gli ingradienti elencati prima, sopra.
Coprite con il coperchio e lasciate cuocere a fuoco medio. Le carni rilasceranno tutti i loro succhi quindi non attaccherà nulla, e le verdure stuferanno con il vapore che si forma con il coperchio. Non mettete sale. Alla fine unirete il brodo di dado che è già saporito da se e basterà per tutti.
Una volta cotta la verdura e la carne, tocca al pesce. Ok non linciatemi ma io sono andata di congelato. Cozze e gamberetti avevo. Certo con il fresco c'è tutto un altro sapore ma bisogna anche sotto stare a quello che passa il convento. La prossima volta se ci penso prima faccio la spesa come si deve e prendo anche gli scampi. Che adoro.
Fate cuocere, sempre con il coperchio per circa 20 minuti, rimestando di tanto in tanto con la paletta. Quando vi sembra che il pesce si sia cotto e ben amalgamato agli altri ingredienti unite un paio di cucchiai abbondanti di salsa di pomodoro e una bustina di zafferano sciolta in un bicchiere di brodo caldo, mescolate ancora e poi aggiungete il riso. Io ne ho utilizzato 400gr. Lo fate tostare appena appena con tutto il condimento e poi lo ricoprite con il brodo, preparato in precedenza. Il brodo deve state all'incirca due dita sopra a tutto il riso.
Il segreto della paella è tutto qui. Una volta che il riso è coperto dal brodo, non va più toccato. Cuocerà i suoi 15 minuti a fuoco medio, senza mai essere girato. La prima volta avevo i miei dubbi sulla riuscita della cottura, invece è proprio così. Man mano che cuoce il riso formerà in superficie un crosticina gustosissima, mantenendosi, sempre umido sul fondo.
ps: vedete delle olive, nel riso? si, ci sono ma mi sono scordata di dirvelo, ad un certo punto unite anche una manciata di olive nere :) Anche del peperoncino non guasta, ma magari fate scegliere ai vostri ospiti se metterlo o meno, non a tutti piace.
E questo il risultato. A giudicare dai piatti non deve essermi uscita poi tanto male.
E voi. Siete tipi da ricetta precisa, precisa, o vi piace anche sperimentare e reinventare in cucina?
Song: Save Me - Aimee Mann