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A che punto è lo sviluppo di Diaspora?

Da Kobayashi @K0bayashi

Nel maggio del 2010 quattro studenti (Daniel Grippi, Maxwell Salzberg, Raphael Sofaer e Ilya Zhitomirskiy), partendo dall’idea che la privacy di Facebook lasciasse alquanto a desiderare, cominciarono a coltivare il progetto di un social network alternativo, open source, basato sul concetto di completo controllo dell’utente sui propri dati personali. Il progetto si chiama Diaspora e all’epoca del suo annuncio fu sbrigativamente etichettato come l’anti-Facebook, ma in realtà è ancora in alto mare nonostante la raccolta di finanziamenti abbia superato le più rosee aspettative dei 4 “fondatori”.

A metà settembre, quando già molti pregustavano un nuovo – seppur embrionale – strumento sociale da testare, fu invece rilasciato il solo codice sorgente di Diaspora per gli sviluppatori interessati, più qualche screenshot per mostrare ai futuri potenziali utenti le fasi di avanzamento del progetto, fermo a quel momento a una fase ancora pre-alpha e con moltissime cose ancora da mettere a punto.

diaspora_stream

Il concetto che sta alla base di Diaspora è una strada tanto semplice quanto finora mai battuta: qualsiasi utente, una volta ultimato il social network, avrà la possibilità di personalizzare qualunque parametro legato alla privacy di ogni singolo dato inserito, potendo scegliere se utilizzare i server di Diaspora, un servizio esterno oppure qualche soluzione “fatta in casa”; oltre, naturalmente, a poter impostare per ciascun elemento condiviso i criteri di visualizzazione per determinare chi potrà o chi non potrà accedere a determinate informazioni.

Nell’ultimo mese Diaspora ha implementato la possibilità di inviare messaggi verso Twitter e Facebook, il resharing dei messaggi di status, un sistema di inviti per attirare nuovi amici sul social network, le notifiche via email rispetto alle richieste di amicizia (quelle in entrata verso il proprio profilo e quelle accettate da altri utenti), l’esportabilità dei dati dell’account e la classica sezione “Getting started” per guidare i principianti verso una migliore user experience.

Insomma, tutto va verso la stabilizzazione del servizio e l’apertura della fase alpha: i tempi, però, non sono ancora stati stabiliti anche se nelle intenzioni degli sviluppatori la deadline è fissata al Giorno del Ringraziamento, che cade il quarto giovedì di novembre, dunque tra un mese circa. In ogni caso Facebook, per dirla tutta, potrà continuare ancora per diverso tempo a dormire sonni tranquilli.


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