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A che serve avere un blog

Da Anima Di Carta
A che serve avere un blog Non molto tempo fa parlando con mio fratello (aspirante scrittore, che ve lo dico a fare?!) gli dico: "Dovresti avere un blog".
E lui: "Perché, a te a cosa serve averne uno?".
La domanda mi ha un po' spiazzato, credo di aver farfugliato qualche risposta che non ricordo con esattezza, ma che riportava più o meno ciò che si legge in giro per il web sull'argomento.
La questione, però, ha continuato a frullarmi in testa e riflettendoci su mi sono resa conto che non avevo voglia di accontentarmi di una risposta scopiazzata da ciò che si dice in giro, per quanto autorevoli possano essere le fonti.
I Grandi Saggi dicono che un aspirante scrittore dovrebbe aprire un blog, principalmente per tre motivi:
1) Un blog costituisce una sorta di vetrina che ci permette di promuovere in modo diretto e indiretto i nostri libri.
2) Attraverso i nostri post dimostriamo al mondo come scriviamo e ci creiamo una reputazione nella rete.
3) Un blog costituisce una palestra di scrittura, un modo per allenarci e migliorarci.
Ma io mi domando: ciò che dicono gli esperti è proprio valido per tutti?
Per quanto riguarda l'idea che il blog costituisca una vetrina, penso che il concetto non si adatti del tutto a questa forma di comunicazione online, ma più che altro ai siti che propongono, presentano e pubblicizzano qualcosa. Dubito seriamente che avere un blog porti più lettori o più vendite del proprio libro, e sicuramente averne uno con questo scopo è sbagliato.
Chi legge un blog lo fa per il piacere di leggere un articolo o più semplicemente per informarsi, mentre è solo secondario (per mia esperienza) interessarsi a un eventuale prodotto pubblicizzato. Personalmente non leggo blog che hanno come finalità principale l'autopromozione, li trovo noiosi ed egocentrici. E probabilmente iniziare un blog con questo obiettivo potrebbe rivelarsi molto deludente. La presenza online è importante, ma non deve passare necessariamente per un blog, esistono altri mezzi certamente più utili.
Anche l'idea di dimostrare qualcosa al mondo la digerisco a fatica. E vi spiego perché: narrativa e scrittura per il web condividono ben poco, anzi sono profondamente diverse per scopi e stile. Scrivere narrativa richiede addirittura doti differenti dallo scrivere un articolo per il web.
Se apprezzo come scrive un certo blogger, questo non vuol dire che lo reputi in automatico un bravo scrittore di narrativa. Forse è abile nel coinvolgere un lettore, cattura l'attenzione con le parole, dice cose interessanti e profonde, è sempre informato e magari persino spiritoso. Ma questo fa di lui un bravo autore di narrativa? Ne dubito.
Certo, il caso è radicalmente diverso per chi scrive saggi. Dare prova delle proprie competenze, allora diventa fondamentale.
D'altra parte, è anche vero che chi ha un blog che mostra una scrittura pessima, sciatta e ai limiti dell'analfabetismo... beh, va da sé che come scrittore sarebbe scartato a priori.
Infine, avere un blog aiuta a scrivere meglio? Dipende. Se parliamo di scrivere narrativa, come dicevo sopra, non credo che le due attività possano sostenersi a vicenda. Se devo parlare poi per esperienza personale, di certo prima di aprire questo blog mi dedicavo molto di più ai miei romanzi. Non credo che in questo senso mi abbia aiutato davvero a scrivere libri migliori. Però non si può negare che l'impegno di un blog costituisca un ottimo allenamento di per sé.
In realtà penso che avere un blog è sì utile, ma per motivi diversi da quelli di cui parlano normalmente gli esperti. Sono abbastanza sicura che ognuno di noi direbbe cose svariate sulla sua esperienza di blogger. Per quanto mi riguarda ho imparato molto da Anima di carta e se mi piace scrivere qui è soprattutto per queste ragioni:
Confronto diretto e immediato con i lettori. Un blog è proprio il contrario di un diario: si scrive per gli altri. Quando si pubblica un post, dall'altra parte non c'è un generico lettore, ma delle persone che in qualche modo reagiranno a quello che dici, nel bene e nel male. Credo che di fatto sia questo il punto di forza di un blog. Quando si scrivono romanzi o racconti o una qualsiasi altra forma narrativa, non si ha questo confronto, non per lo meno in modo così immediato.
Chiarirsi le idee. Scrivere un post mi aiuta molto a fare chiarezza, ad analizzare. Ho imparato molto parlando di scrittura creativa, perché scriverne significa elaborare, rifletterci su, riordinare i concetti nella propria testa.
Focalizzare ciò che si vuole dire. Un post è un ottimo modo per imparare ad andare al punto quando si scrive. Aiuta a sintetizzare ciò che probabilmente si direbbe in modo più prolisso, se non si fosse obbligati a una forma di scrittura che richiede immediatezza.
Precisione nella scrittura. Il fatto che quello che scrivo sarà letto da qualcuno (si spera!) obbliga chi scrive a non restare sul vago, a trovare i termini più appropriati per esprimere un determinato concetto, a informarsi per una maggiore esattezza.
Spinta a scrivere. Questo credo sia uno dei fattori più importanti, almeno per me. Essere in contatto con altri aspiranti scrittori, con persone che condividono la stessa passione e lo stesso sogno è importante, dà una carica in più e aiuta a non sentirsi soli. Di questo sono davvero grata a questo blog e a tutti i suoi frequentatori, che mi aiutano concretamente a non smettere di scrivere e mi danno la voglia per farlo giorno dopo giorno.
Ragioni per scrivere un blog, come vedete, ce ne sono!
E voi cosa pensate, a cosa serve avere un blog? E, se non ne avete uno, perché lo aprireste?
Anima di carta

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