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A close up on make up n°125: Isadora, Cream Mousse eyeshadow n° 22 e n°28

Creato il 18 dicembre 2012 da Agwhatsinmybag @whatsinmybag
Questi ombretti di cui sto per parlarvi li ho con me da almeno un mesetto e più (si decisamente di più credo) ed ho aspettato un po' a parlarvene poiché mi è servito un pochino di tempo in più per capirli. I prodotti in questione sono i Cream Mousse eyeshadow di Isadora, ricevuti dall'Ufficio stampa per provarli e darvi un'opinione a riguardo, e si tratta di due colori, il n°22 e il n°28, una novità Isadora di questo ultimo periodo. Oggi mi sento pronta per parlarvene, mettiamoci comode e cominciamo. Buona lettura.
A close up on make up n°125: Isadora, Cream Mousse eyeshadow n° 22 e n°28
I Cream Mousse Eyeshadow si presentano senza confezione in cartoncino ma chiusi da un'involucro di plastica trasparente che li tiene ben sigillati, sono composti da una boccettina cilindrica che contiene il prodotto e un manico che svitando libera il pennellino con cui vengono applicati.
La PAO del prodotto è di 6M per una quantità pari a 21ml.
I colori che ho ricevuto sono due, il n°22 Marble, un color lilla chiaro e freddo dal finish metallizzato, con tanti, tanti glitter argentati abbastanza evidenti, e il n°28, Gunmetal, un marroncino taupe abbastanza neutro come tonalità, ma anch'esso dal finish metallizzato e con altrettanti glitter argentati.
L'applicatore di cui sono dotati è a forma di pennellino, con delle setole corte e morbide e diciamo abbastanza adatto a prelevare il prodotto ma non certo a lavorarlo sulla palpebra, lo trovo ottimo per applicare la giusta dose, mentre la successiva fase di sfumatura e di lavorazione necessariamente va fatta con qualche altro strumento, primo fra tutti, le care dita che con questo prodotto sono davvero l'arma migliore possibile da sfoderare.
La consistenza è morbida, molto morbida, la parola "Mousse" che li descrive, rende perfettamente l'idea perché questi ombretti risultano effettivamente molto spumosi, tanto che quando li si preleva d'impatto si ha l'idea che lo siano fin troppo e che possano risultare liquidi e quindi poco collaborativi sulla palpebra. In realtà basta picchiettarli un po' con il dito per trasformarli in una polvere lavorabile e setosa,  qualcosa di molto più stabile e fermo rispetto ad una mousse e da me decisamente più apprezzato.
Non amo gli ombretti liquidi, in gel e cose simili, ho avuto pessime esperienze in passato e ciò ha causato un approccio di estrema diffidenza con questo prodotto, proprio a causa del mio astio nei confronti di ciò che è un po' troppo liquido. Con loro sono partita con nel cuore il timore di una cocente delusione, invece la fase di trasformazione in polvere successiva all'applicazione sulla pelle è stata un po' la vera rivelazione del prodotto ed un po' la salvezza di questi ombretti. Questa caratteristica me li ha fatti apprezzare molto di più poiché li rende decisamente più lavorabili, durevoli nel tempo e per quanto ci siano sempre delle caratteristiche che in effetti mi creano qualche dubbio, tutto sommato li ho trovati apprezzabili.
A close up on make up n°125: Isadora, Cream Mousse eyeshadow n° 22 e n°28
Parliamo dei miei dubbi, il primo riguarda la lavorabilità della polvere, questi ombretti hanno la capacità di trasformarsi e rendersi molto setosi e in teoria ben lavorabili, il problema però è che quando li si sfuma sulla palpebra si porta via tanto colore e il risultato finale è ben più sottile e trasparente di quel che ci si potrebbe aspettare. Per ottenere una bella texture uniforme sulla palpebra, occorre passare più volte il colore con il pennellino, in modo da stratificare un po' e rendere il colore pieno e il più uniforme possibile.
Rispetto ad un ombretto in crema c'è il vantaggio di non dover temere di eccedere un po' con il prodotto, poiché si riesce a sfumare abbastanza bene e non si ha l'annoso problema dell'effetto a scaglie che si ha con determinati ombretti cremosi, cosa che può capitare con gli Astra soul color ad esempio o con gli stessi Catrice. Di contro però, per quanto non ci sia il problema delle scagliette che si possono formare, la sovrabbondanza di prodotto crea anche una sovra-presenza di glitter che sono piuttosto svolazzanti e che in caso di eccesso rischiamo di trovarceli un po' ovunque sul viso.
Dei due ombretti, Marble è quello che si comporta meglio a livello di texture e risultato finale, una volta applicato risulta uniforme, luminoso e lascia un risultato carino e nel complesso soddisfacente; Gunmetal invece non si comporta nello stesso modo, il colore sulla palpebra risulta più spento e appena più difficile da rendere uniforme, in più, per quanto la presenza dei glitter dovrebbe animarlo un po', nel complesso non lascia un risultato carino, bensì un po' anonimo.
Ecco, i glitter, li ho nominati spesso nelle righe precedenti ed ora è giusto il momento di parlarne un po' meglio, voi sapete bene che io amo gli shimmer, le luci, le iridescenze, a me piacciono gli ombretti che si notano e che sono belli sbrilluccicosi, i glitter quindi per me dovrebbero essere un di più, non una potenziale nota di demerito. In questi di Isadora purtroppo è così, questi glitter così prepotenti non mi piacciono particolarmente perché è come se fossero staccati dal resto del prodotto, come se ci fosse una netta differenza tra il colore di base e il brillantino. L'ombretto di base quando si asciuga resta metallizzato ma abbastanza delicato, il glitter è come una spruzzata di neve ad agosto, è un qualcosa che non si lega bene e che forse lo penalizza lasciando un effetto poco armonioso e che apprezzo poco.
A close up on make up n°125: Isadora, Cream Mousse eyeshadow n° 22 e n°28
L'utilizzo migliore che ho fatto di questi ombretti è stato quello di abbinarli a dei colori di base e sfruttarli per creare un po' più di luce al centro della palpebra o come punto luce nell'angolo interno dell'occhio, insomma li ho utilizzati come gregari piuttosto che come protagonisti, riuscendo a trovare loro uno scopo e ad apprezzarli molto di più.
Come durata tutto sommato non sono così malvagi, con il passare delle ore, pur avendo una base sotto, tendono un po' a sbiadire, non fanno le pieghette però o perlomeno non le fanno sulle mie palpebre, neanche dopo tante ore. La rimozione è molto buona, non mi creano problemi di sorta e anche i temibili glitter se ne vanno via alla grande senza lasciare ricordi del loro passaggio.
A close up on make up n°125: Isadora, Cream Mousse eyeshadow n° 22 e n°28
Questi Cream Mousse Eyeshadow sono disponibili in 6 colori diversi e si trovano in vendita nelle farmacie concessionarie del marchio Isadora al prezzo di 15.90€.
Nel complesso posso dire di aver detto quanto potevo su questo prodotto, che non posso dire di aver apprezzato interamente ma nemmeno di aver disprezzato, ha pregi e difetti che vanno valutati e considerati, il prodotto nel suo complesso ha delle buone caratteristiche, la tecnologia cream to powder ad esempio è davvero interessante, eppure credo che potrebbero essere migliorate, magari quel poco che basta a renderlo un ombretto davvero perfetto, ad esempio per quanto mi riguarda apprezzerei di più un glitter più sottile che si sposi meglio con il finish metallizzato/perlato e magari una pigmentazione maggiore, in modo da avere un risultato nel complesso più armonioso ed uniforme.
E voi? voi avete mai provato questo prodotto?
un bacio
n.b. i prodotti mi sono stati inviati a titolo gratuito dall'ufficio stampa Isadora  a scopo valutativo, non sono stata pagata per parlarne, scriverne, mostrare immagini, ne sono collegata in qualche modo all'azienda, non sono stata soggetta a condizionamenti e quelle che esprimo sono le mie oneste, obiettive e personali opinioni.

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