Magazine Diario personale

A cosa servirà mai credere di essere un buono...

Da Galadriel
A cosa servirà mai credere di essere un buon marito, sognare d'esser un buon padre, immaginare di essere un buon amico, illudersi di essere un'uomo degno di rispetto, affetto, un'uomo a cui bisognerebbe dare ogni battito di quell'organo che batte dentro il petto?
A cosa servirà mai credere di essere un buono...
Pensieravo con serena tristezza, e composta delusione, a quanti attegiamenti susciti il mio essere cosi come sono: senza trucchi, leale in maniera esasperata, al punto tale che nonostante per strada non ci sia nessun veicolo o pedone (e nemmeno vigili urbani, che comunque a Messina languono...) se il semaforo e rosso, non mi muovo di un millimetro. Leale ed onesto nella vita finanche quando faccio il cruciverba non guardo la soluzione che magari qualcuno in maniera simpatica vuole donarmi...
Senza trucchi, mostrare le mie debolezze come trofei! Si ingenuamente vero, stupidamente IO. Se incontro qualcuno (a) e mi piace, mi da emozione e sensazioni belle lo esterno, almeno ci provo, cerco di rendermi simpaticamente solare, ma qualcuno come sempre pensa male. Generoso come un mediano di rottura, alla Oriali, alla Furino, Gattuso e perchè no, come il mitico capitano Giallo Rosso Carmine Coppola...si fino all'ultimo fiato!
Generoso, dicevamo come un mediano di rottura, che mai un goal potrà comparare quelli memorabili di cannonieri doc: Altobelli, Bettega, Del Piero, Totti, Batistuta, Schillaci...tutti ipotetici cognati, cugini, suoceri e zii! Mai arrivabili per chi con tanta generosità mette la gamba, invece di tirarla indietro, per chi nonostante lavori duramente al contrario di altri fortunati che hanno un lavoro da fatica zero, oppure chi ha tirato a campare sulle spalle degli altri per tutta la vita, e sempre pronto a collaborare in casa, a pulire i bagni, dare l'aspirapolvere, sistemare interruttori mal funzionanti, stampanti da installare, tavole d'apparecchiare, biancheria da lavare e da stendere per poi piegare.
Pareti da imbiancare, porte da sistemare, luci da impiantare, figli da consolare, incoraggiare: ma che diverso, che cazzone, sei solo pulito e non un cagone, sei come tutti, anzi per me sei il migliore! Dai vedi di lottare...sai che ti compero? Una Wii tutta per te, un cellualare che piace a te, nella mera ed inutile speranza di ricevere un sorriso, un bramato ma mai avuto: auguri papà, è la tua festa oggi, invece chi mai se ne fregherà?
Un gesto gentile, un regalo a sorpresa...diventa tutto una resa, ogni cosa pesa, tutto fuori luogo, mentre chi ha lesinato affetto nè ha a sazietà, chi rispetto mai ha donato ne riceve in grosse quantità, chi egoismo e tradimenti ha seminato, incondizionata fedeltà nella sua vita ha avuto e anche adesso ne avrà. Ma a che cosa serve essere veri, cosi come si è, quando gli effetti sono cosi pochi, anzi quasi non c'è nè!
Non sei un buon figlio, nonostante hai venduto la tua fanciullezza, giovinezza, e maturità per accudire chi accudire avrebbe dovuto.
Non sei un buon marito, nonostante lavori onestamente, generosamente dai senza mai domandare nulla e chiedere perchè, contrariamente a chi tutto questo mai ha fatto ma solo usato vivendo da padrone e re. Non sei un buon...papà, mai presente, sempre assente, perchè stanco dal lavoro, sei sempre pronto per ogni buon dono, le partite di calcetto, il tassista la mattina, prima la femminuccia e poi il machietto a scuola da portare sperando in una carezza e rimanendo invece senza come prima...

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog