A Crema 1.500 case invendute

CREMONA - I dati sono dell’ufficio Urbanistica del comune di Crema, raccolti in fase di stesura del Pgt: quasi 1.500 case invendute. Alle quali vanno aggiunti gli appartamenti sfitti, difficili da quantificare. Mercato, in buona sostanza, al collasso. «Fare raffronti con gli anni precedenti? Impossibile. O meglio non ci si deve pensare: è tutto fermo; è un disastro. L’Imu, poi, ha dato la mazzata finale». L’amara considerazione è dell’immobiliarista Walter Poledri, vicepresidente provinciale della Fiaip, la Federazione italiana agenti professionali italiani e dal 1983 al lavoro in questo settore. Il borsino casa qui in pagina è appunto della Fiaip che al riguardo avverte: «Hanno di per se una valenza minima, ma si trasformano in uno strumento importante quando un agente immobiliare, abilitato ed esperto, deve procedere ad una perizia».
Che l’edilizia sia in crisi non è una novità: oneri di urbanizzazione al minimo storico, la necessità di arrivare - lo scorso anno - agli Stati generali nel tentativo di trovare una soluzione, una mozione ad hoc approvata in consiglio comunale, cassa integrazione che interessa decine di piccole imprese artigiane. Il che significa, in ultima analisi, centinaia di operai con scarse prospettive lavorative. Senza contare l’indotto.
Eppure i prezzi non accennano a diminuire. Così come il numero di agenzie immobiliari presenti in città: sono 32.
Cosa fare? La ricetta per il momento sembra non esserci. Ancora Poledri: «Da subito si dovrebbero trovare agevolazioni, sia per quanto riguarda gli oneri di urbanizzazione e sia per l’accesso al credito. Serve anche molta professionalità da parte nostra. E potremmo anche arrivare ad una nuova formula di contratto: affittare per acquistare. Già lo si fa all’estero dalla provinciadi cremona.it del 31 Gennaio2012