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A doll-scaled bodyscan

Da Dollculture
A doll-scaled bodyscan
A doll-scaled bodyscan
It’s almost a mini-me, but it isn’t. What you see in the pic, i.e. the b/w doll-dimensioned thing, is a 3D body-scan automatically transformed in a plaster sculpture by Karin Sander. It's been exhibited at “Principia”, a curious free entrance event about science and its principles hosted last month here in Milan during the tentacular Design Week. On a closer inspection, the statuette reveals in vertical section all the subtle layers - I’d say like innumerable isohypsae - determining not only its volume and proportions, but also its incredible resemblance with the living person portrayed. So, it’s like scanning and exactly miniaturizing somebody. Making their portrait in form of a statuette. Making them a doll. Making them ethernal. So, must we confront ourselves with the digitalized body issue when talking about doll bodies? Are dolls going digital? Probably yes. Years ago, when searching info about the JAKKs dolls experience, I read their pink and tonic body was kinda collage of digitalized perfect bodies – reallywas it? No counterevidence. Sex dolls are digitally designed, too. Miniaturizing the loved one(s) was one of my creative dreams when I was a little girl. That’s why I was so impressed seeing Karin Sander’s 3D mini bodyscans. It’s another God-game.
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Si direbbe una mini-me, ma non lo è. Quella che vedete nella foto, cioè l’oggetto in b/n di dimensioni bambolari, è la scansione tridimensionale di un corpo automaticamente trasformata in una sculturina di gesso da Karin Sander, e presentata a “Principia”, un curioso evento a ingresso libero ospitato il mese scorso qui a Milano durante la tentacolare Design Week. Ad un esame ravvicinato, la statuetta rivela in sezione verticale dei sottili strati – come innumerevoli isoipse – che ne determinano non solo il volume e le proporzioni, ma anche l’incredibile somiglianza con la persona vivente ritratta. Insomma è come scannerizzare e miniaturizzare esattamente una persona. Farne il ritratto in forma di statuetta. Farne una bambola. Renderla eterna. Dobbiamo dunque confrontarci con l'argomento del corpo digitalizzato quando parliamo dei corpi di bambola? Le bambole stanno diventando digitali? Sì, probabile. Anni fa, cercando info sull’esperienza delle bambole JAKKS, leggevo che il loro roseo e tonico corpo era una specie di collage di corpi perfetti digitalizzati – lo era veramente? Non ho controprove. E le sex dolls sono anch’esse progettate digitalmente. Quando ero piccola, uno dei miei sogni era miniaturizzare chi mi piaceva. Ecco perché mi ha fatto così impressione vedere le miniscansioni in 3D di Karin Sanders. Perché è un altro gioco della Creazione.
A doll-scaled bodyscan
Ph MCC, br1dotcom from flickr (grazieeee)

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