Buon giovedì 5 di agosto dalla vostra fiorista Eliana,sono letteralmente sommersa dalle vostre mail che non so proprio dove mettermi le mani.Prendo in considerazione due di queste e cercherò di esservi utile.
Ci scrive Dario da San Leo in provincia di Rimini:
In quale stagione è possibile preparare le talee di fuchsia? Quali accorgimenti usare?
Guarda Dario,la moltiplicazione di fucsie mediante talee semilegnose o erbacee è abbastanza facile. Quelle erbacee, generalmente di riuscita sicura, possono essere prelevate a fine primavera-estate nella parte apicale dei rametti,qelle legnose durante questo mese e di settembre.Conviene scegliere i rametti con almeno tre coppie di foglie all’apice; si recide la coppia più bassa e si rinfresca il taglio di base della talea con un coltello ben affilato; il taglio deve avvenire sotto il “nodo” della coppia di foglie eliminata.Il terriccio più adatto per favorire il radicarnento è una miscela di torba e sabbia grossolana (o perlite) in parti di volumi uguali. Col terriccio si preparano vasetti di 1o cm di diametro lungo i cui margini interni si inseriscono 5 talee preparando il foro con la punta di una matita; inserita la talea, si preme il terriccio contro la base.In questo modo, le talee di presentano con la coppia di foglie più bassa a contatto con il terriccio; si annaffia in abbondanza e, se disponibile, si trasferiscono i vasi in una serretta da moltiplicazione; in caso contrario, si proteggono i vasetti coprendoli con un sacchetto di plastica trasparente. il tempo di radicamento dipende molto dalla temperatura ma, generalmente, si devono prevedere dalla due alle tre settirnane. i vasi devono avere il terriccio uniformemente umido e al riparo dei raggi diretti del sole. Una volta manifestatosi il radicamento, le talee riprendono la vegetazione a partire dalla cima e a questo punto è opportuno rinvasarle in contenitori di 10- 14 cm di diametro con del buon terriccio fertile.
Mary da Brescia,potete dirmi in sintesi cos’è l’ikebana?
L’ikebana è una maniera particolare di disporre i fiori e le foglie; antica forma d’arte, fu introdotta in Giappone dalla Cina da missionari buddisti nel corso del VI secolo a.C. Il termine deriva da un’espressione giapponese che significa “fiori viventi” o elementi vegetali accostati secondo una regola.E’ necessaria una lunga e seria preparazione prima di poter esercitare, nello spirito e nella sostanza dei suoi concetti, l’ikebana a livello di arte. il “disegno” fondamentale non è composto soltanto dai fiori, ma anche dai rami con i loro licheni, con o senza le foglie (fresche o essiccate) e perfino dai ciottoli.I differenti stili si differenziano e si evolvono da scuola a scuola, pur seguendo alcuni elementi comuni di base. Nelle librerie più fornite si possono facilmente reperire volumi sulla storia, le tecniche basilari e le varie fasi di specializzazione delle diverse tendenze; in alcune città italiane ci sono poi scuole di ikebana.Ti ringrazio Mary,come Dario per avermi affidato i vostri quesiti vi invito a scrivere presso la nostra casella di posta elettronica o pure lasciate il vostro messaggio ifondo al post.
Un abbraccio vostra Eliana.