Nell’ottica di Torino capitale europea dello Sport 2015, e non solo, ecco arrivare il primo grande evento nel percorso che condurrà all’anno, si spera “magico”, per la città sabauda, e quando si parla di “magia”, da queste parti, lo si fa sul serio. Sarà la Coppa Davis, massima competizione del tennis a squadre al mondo in campo maschile, per il match di 1° turno del World Group, l’elite mondiale per chi non lo sapesse, tra Italia e Croazia. Confronto tutto da gustare, che richiama già fin d’ora il tutto esaurito per le tre giornate di gara (1-2-3 febbraio), tra Italia e Croazia. Da una parte Seppi e compagni guidati dal capitano Corrado Barazzutti, protagonista a sua volta proprio a Torino nel 1973 contro la Spagna, ultima apparizione dell’ “Insalatiera” nella città che ha ospitato le Olimpiadi Invernali del 2006 e, da allora, tanti altri eclatanti momenti di sport di altissimo livello; dall’altra la Croazia di Marin Cilic, che un po’ d’Italia nel sangue ce l’ha poiché si allena spesso a Sanremo presso l’Accademia di Bob Brett, e di Ivo Karlovic, bombardiere che ha sempre fatto del servizio la propria arma in più. Ed ancora di Ivan Dodig, croati di Bosnia, come Ivan Ljubicic, giocatore ormai ritiratosi dalle grandi scene del tennis mondiale ma che proprio vicino a Torino, alle Pleiadi di Moncalieri, costruì il suo futuro. L’ultima volta della Davis nei pressi di Torino è datata 1980, quando fu il Tennis Club Monviso di Grugliasco ad ospitarla, cosa che aveva già fatto nel 1970, due stagioni dopo la costruzione del centro. Nel 1973, invece, la sfida con la Spagna andò in scena alla Stampa Sporting Torino, con due formazioni monche dei migliori, nel caso nostrano Panatta e Bertolucci, a causa di un boicottaggio di Wimbledon indetto dall’Associazione Giocatori per protestare contro la squalifica che l’ex Federazione jugoslava aveva inflitto a Nikki Pilic, reo secondo la dirigenza di allora di essersi rifiutato di schierarsi con la sua formazione proprio in Davis. Nei fatti le allora federazioni internazionali squalificarono i giocatori che avevano detto no al torneo dei tornei, sull’erba londinese. Così niente Orantes e Munoz per gli iberici e niente numeri 1 e 2 per gli azzurri. Fu proprio Barazzutti, appena ventenne, a vincere i due singolari contro Santana, all’epoca già 35enne e Higueras. Tornando all’oggi si giocherà al PalaRuffini, su una superficie in terra rossa che, in teoria, dovrebbe favorirci e limitare il servizio di Karlovic (bisognerà renderla veramente lenta per riuscire nell’intento!). Barazzutti tornerà dunque sul luogo della sua prima grande esperienza Davis, questa volta da capitano non giocatore, e potrebbe anche trovare sull’altra panca uno come il già citato Ljubicic, oggi commentatore di successo per Sky TV.
Intanto il movimento del tennis piemontese è già in fermento: <<Un’occasione importante – commentano i vertici del Comitato Regionale Piemontese – per confermare il trend positivo del nostro settore, sia per quanto concerne i numeri dei praticanti, la qualità dei nostri giovani, l’elevato numero di rassegne organizzate, in ogni categoria. Sarà importante promuovere in questi mesi che mancano all’appuntamento iniziative collaterali per dare la giusta visibilità al nostro tennis e coinvolgere il più possibile i nostri circoli attorno al grande momento. Dovrà essere un’autentica festa, di sport e voglia di spingere al successo i nostri ragazzi. Torino saprà ancora una volta dimostrarsi all’altezza della sitazione>>.
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