Cosa puo’ rendere bella una citta’ se non una villa comunale,piena di alberi e fiori e con statue del passato a ricordare il tempo che fu.
Una villa che nel passato fu meta di attimi di pace da parte dell’alta nobilta’ locale,della politica che contava e dei personaggi del momento dello spettacolo.
Un’ emblema per la citta’ di Taranto e’ la villa comunale,appartenente alla famiglia De Beaumont che nel 1913 la volle donare alla comunita’ regalandole una flora stupenda fatta di pini,fiori e aiuole tagliate con maestranza.
La villa attualmente e’ meta di tutta la cittadinanza che nel verde fresco specialmente estivo si rifugia e trova refrigerio dalla calura.
Pero’,e qui c’e’ il pero’,agli occhi del tarantino attento e amante del passato,viene da dire:che tristezza.
Manutenzione assente,giochi dei bambini riparati dopo due mesi di messa in sicurezza causa buco nel ponte di legno che porta al complesso fatto di scale,scalini e cunicoli.
Moria di pesci,tartarughe che nuotano in acque putride che man mano che passano gli anni si abbassano e calano di livello,mantenendo pero’ una torbidezza unica….
Statua dipinta e mutilata di elefante, colonne antiche buttate giu’ li’ per caso,mattonelle della rotonda sempre piu’ spaccate e fatte in frantumi dai bimbi che giocano a pallone.
Insomma un patrimonio che muore per colpa dell’incuria del comune e dei politici che solo l’estate e in concomitanza di eventi politici,si degnano di andare li e visitarla.
Solitudine,solo questa.Come questa donna,sola a fissare la terra e il vuoto.