Qualche anno fa su 27 vincitori di un concorso per dipendente comunale , 22 risultarono parenti di politici locali. E dove in un seggio elettorale si sono inaspettatamente materializzati alle ultime regionali più voti dei votanti.
Qui non siamo a Marina di Sopra, come nel film Qualunquemente, il posto si chiama Francavilla Fontana , in provincia di Brindisi : collegio elettorale e feudo di Euprepio Curto , ex senatore di An , ora consigliere regionale dell’Udc.
Curto è famoso , tra le tante cose , per la proposta di creare un albo degli ex parlamentari dal quale le pubbliche amministrazioni dovevano attingere per distribuire poltrone di sottogoverno. Curto è stato vittima tre anni di una perfida burla architettata da La7 di Paolo Calabresi , che lo ha agganciato travestito da magnate russo interessato ad aprire un casinò nel Salento.
Lui convinto, ha intavolato una trattativa davanti ad una telecamera nascosta : è finita che ha dovuto ritirare la propria candidatura alle Politiche del 2008. Ha, poi, cambiato partito. Preparandosi per Casini a correre per la Regione.
In quella occasione avvenne il miracolo. A fine marzo del 2010 Curto risulta eletto per una manciata di preferenze. Ma un suo collega di partito non ci sta. Dice che in un seggi di Taranto gli hanno conteggiato dei voti in meno e ricorre al Tar. I giudici confermano l’errore e d è a lui che spetta la poltrona di Curto. Il quale a sua volta fa ricorso per la stessa motivazione. Pure a lui i votanti avrebbero dato più voti di quelli conteggiati. Nel seggio 19 tolte le schede bianche e nulle (34) , e quelle su cui c’è il nome del presidente (74), nei verbali è scritto che i singoli partiti hanno racimolato 619 voti. L’Udc di Curto 104. Ma le preferenze dei voti dice che Curto avrebbe ottenuto 127 voti, addirittura 23 più del partito. Mah…
Quando, poi, gli emissari aprono il contenitore delle schede , si accorgono che non sono com’è normale in un plico sigillato , ma in un fagotto informe tenuto con lo scotch “senza bolli e firme sui lembi di chiusura”. Ma non è l’unica sorpresa si scopre che i voti di Curto sono in realtà 132, più altri 4 del suo partito : risultato 136. Il fatto è che nel seggio 19 di Francavilla Fontana il numero delle schede valide è maggiore di quello degli elettori che le hanno deposte nell’urna. Cioè 651 contro 619.
Ma per il Tar di Bari Curto ha ragione, e il ricorso è accolto. Le stranezze di quel seggio sono molte. Una scrutatrice non si presenta , immediatamente rimpiazzata , ma poi la sua firma compare su tutti i verbali. Il nome della sostituta non compare mai , invece, in tutti i verbali. La firma risulta quando le viene affidata in assoluta solitudine la busta delle schede votate , da consegnare all’ufficio elettorale. Dove lavora suo marito.
Intanto l’avvocato di Scalera, sorpreso per la sentenza del Tar, aspetta il Consiglio di Stato. Speriamo.