A furia di giocare col fuoco delle banche, si scotta le dita il PdL - Arrestato l'ex parlamentare PdL Onofrio Amoruso Battista

Creato il 07 febbraio 2013 da Tafanus

Massimo Ponzellini

Spuntano la criminalità organizzata e ancora una volta le mazzette, questa volta a politici locali, nell’inchiesta milanese su Bpm che oggi ha ha portato all’arresto l’avvocato milanese Onofrio Amoruso Battista, politico ed ex parlamentare che ha attraversato diversi schieramenti, e capogruppo di Forza Italia nel 1995-96, e l’anno scorso l’ex numero uno della banca Massimo Ponzellini, (ritornato poi in libertà dopo sei mesi di domiciliari) per i finanziamenti a BPlus, società che opera nel settore del gioco.

Alcuni finanziamenti concessi sarebbero stati a beneficio di “soggetti in rapporti con la criminalità organizzata” scrivono i pm di Milano Roberto Pellicano e Mauro Clerici nel decreto di perquisizione a carico di Battista. Secondo gli inquirenti "esisteva presso Bpm un vero e proprio comitato di affari che "vendeva" i contratti di finanziamento più problematici. Emerge con sempre maggiore forza, durante il periodo di presidenza Ponzellini, la sistematicità di questo mercimonio, che non si è arrestato di fronte ad alcuna barriera, sia pure quella di pervenire a finanziare soggetti in rapporti con la criminalità organizzata”.

Ma non solo Amoruso Battista avrebbe pagato alcuni politici locali tra cui Domenico Zambetti, l’ex assessore della giunta Formigoni in carcere per voto di scambio con la ‘ndrangheta. Dai conti dello studio legale Palmisano e Amoruso – si legge nel documento – fuoriesce denaro che parrebbe andare a beneficio di uomini politici quali Emilio Santomauro e Domenico Zambetti”. Santomauro è stato consigliere comunale a Milano dal 1997 al 2006, prima per An poi nelle fila dell’Udc ma non è più nelle fila del partito centrista dal 2009.

“Ex vertici Bpm hanno ancora influenza”. “Vi è oggi la consapevolezza che di detto comitato d’affari hanno fatto parte, oltre a Ponzellini (ex presidente, ndr), Cannalire, Chiesa (ex dg) e Amoruso, persone che esercitano ancora oggi influenza all’interno della banca” osservano i pm nel decreto di perquisizione. “Questa convinzione – continuano i pm – è rafforzata dalla vicenda riguardante la remissione di querela nei confronti di Francesco Corallo (titolare di BPlus, che ha ricevuto finanziamenti da Bpm, ndr), estesa di diritto a tutti coloro che hanno commesso il reato di cui all’articolo 2635 cc in concorso con lui (corruzione tra privati, ndr), tra i quali certamente Amoruso e chissà chi altri”. 

I pm: “Finanziamenti a soggetti in rapporti con la criminalità”. Tra i soggetti che rientrano in quello che viene definito “lo scenario di criminalità organizzata nel quale si muovono diversi dei protagonisti della vicenda”, vengono citati Alfredo Iorio e Domenico Zambetti, l’ex assessore regionale arrestato nei mesi scorsi con l’accusa di ‘voto di scambio’ con la ‘ndrangheta. I pm scrivono che Rosario Scuteri, indagato nella inchiesta su Bpm, “viene presentato in banca da Alfredo Iorio, il quale e stato sottoposto a misura cautelare nel procedimento denominato Parco Sud”.  Proprio in quella inchiesta, Scuteri aveva riferito al pm “di essere stato presentato a Bpm da Iorio e di avere con lui e con Andrea Madaffari (altro arrestato nel corso della indagine in argomento) rapportiriguardanti affari immobiliari”.

“Ha inoltre riferito di essere cugino di terzo, quarto grado con la famiglia Mammoliti (clan di malavita calabrese), di essere cognato di certo Domenico Lipari, ucciso a colpi di pistola nel 2007. Infine, non ha nascosto di aver dovuto risolvere una questione nei rapporti con la criminalità organizzata ricorrendo a soggetti in grado di dialogare con questa”

“Rapporti di Scuteri – proseguono i pm – con ambienti di criminalità organizzata sembrano trovare una traccia, la cui consistenza è’ da chiarire, nei suoi rapporti con Zambetti, politico recentemente arrestato in altra indagine di criminalità organizzata, come dimostrano i rapporti finanziari tra i due”. Secondo i magistrati “non è accertato il fatto che Ponzellini fosse a conoscenza delle connotazioni di criminalità organizzata gravitanti intorno agli affari di Iorio e Scuteri, ma certamente tra le attività preliminari di una banca in veste di intermediario finanziario vi è quella di contrastare il riciclaggio ed è certo la prima regola da osservare a tal fine quella di evitare l’erogazione di prestiti senza istruttoria o peggio con istruttoria negativa in favore di soggetti di cui non sia accertata la caratura imprenditoriale” Quando nel maggio scorso Ponzellini fu arrestato furono evidenziati i suoi rapporti con la Bplus di Francesco Corallo, incensurato, ma figlio di Gaetano, mai condannato per associazione mafiosa ma uomo considerato vicino al boss Nitto Santapaola

Battista, secondo gli inquirenti, grazie all’amicizia con Ponzellini, avrebbe ricevuto da alcune società una tangente di due milioni di euro per agevolare la concessione di finanziamenti da parte di Bpm. Il professionista, titolare di uno studio legale associato di Milano e già consigliere regionale, è indagato per i reati di infedeltà patrimoniale e di associazione a delinquere  finalizzata alla commissione di più delitti (corruzione, corruzione privata, appropriazione indebita, violazione del divieto degli esponenti bancari di contrarre obbligazioni, emissione di fatture per operazioni inesistenti, riciclaggio)”.

Battista è stato consigliere regionale della Lombardia dal 1995 al 2000 e presidente della commissione ambiente, energia e protezione civile. Eletto nelle liste del Polo delle libertà, aveva poi aderito all’Udr di Cossiga e, a seguire, all’Udeur di Mastella, per diventarne segretario regionale per la Lombardia fino all’approdo nella Margherita. E’ stato inoltre consigliere di amministrazione della Cassa risparmio di Alessandria e di Banca Akros, la banca di investimento del gruppo Bpm [...]

Interessante anche questo articolo che riferisce delle indagini sul parlamentare OdL Laboccetta, sempre per porcherie legate allo stesso fione...

Ora basta con la campagna MPS. Da oggi, e fino alle elezioni, parleremo delle banche altrui. A cominciare dalla banchetta diretta dal papà di Silvio, e chiusa - unico caso in Italia - per riciclaggio di danaro sporco; parleremo di BPM, di Popolare di Lodi, della Banca di Verdini, di Mediolanum, di Antonveneta, dei rapporti fra MPS, Loggia P2 e Berlusconi, e di tanta altre cosine.

Si sa... quando si comincia a giocare coi fiammiferi vicino ai fusti di benzina, non è detto che non rimanga scottato anche chi ha iniziato il giochino...

Tafanus


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