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A futura memoria: il Giornale amico di Gheddafi.

Creato il 23 agosto 2011 da Ilrusso
Tripoli bel suol d'amore, quanto è lontano quel magico 2010 nel quale certi giornali liberali e liberisti di un certo editore ci spiegavano che eravamo degli ipocriti e non capivamo nulla...
A futura memoria: il Giornale amico di Gheddafi.
Ecco cosa scriveva  Vittorio Feltri (per intenderci: quello che i mesi pari sta al Giornale e quelli dispari a Libero: una trottola per intenderci) il 29 agosto non di 30 anni fa, ma dell'anno scorso:
In molti ambienti nazionali – parlo di banchieri, finanzieri, editori - i buoni rapportitra il nostro governo e la Libia sono considerati un’eresia, un sintomo di decadenza e di asservimento della democrazia (nata dalla resistenza, dall’antifascismo eccetera) alla dittatura spietata del Colonnello. Conviene tapparsi gli orecchi per non udire e la boccaper non rispondere con parolacce, altrimenti le dame (Magris, Merlo e Rusconi) si scandalizzano e ci infliggono lezioni di bon ton lessicale, e anche stasera ci mandanola cena di traverso.Intanto dal Nordafrica giungevano ogni giorno a Lampedusa centinaia di immigrati clandestini per la gioia del ministero dell’Interno. Poi è comparso sulla scena quel pasticcione di Berlusconi e molto è cambiato. Cavaliere e Colonnello si sono incontrati, non sappiamo che diavolo si siano detti, sta di fatto che in quattro e quattr’otto hanno stretto un patto.Sottoscritto il contratto, da quel momento a Lampedusa non ha più messo piede un extracomunitario. È poco? Per 5 miliardi che verseremo al Colonnello in vent’anni,avremo in cambio da Tripoli appalti fino a 70 miliardi. E sorvoliamo sulle agevolazioni nell’importazione del greggio. Fate il conto della serva e verificate se meritava o no sedersisotto la tenda e fare quattro chiacchiere con Gheddafi.
Quelli che ce l’hanno con lui - badate bene – sono gli estimatori dell’Iran, i fautori del dialogo con gli impiccatori dei dissidenti. E dovremmo prenderli sul serio? Mandiamoli a Ramadan.
Vittorio Feltri
E logicamente, con la coerenza e l'obbiettività che da quando se ne è andato Montanelli contraddistinguono il quotidiano della famiglia Berlusconi, guardate cosa ci fa notare questo superbo organo d'informazione sempre "sul pezzo"....
A futura memoria: il Giornale amico di Gheddafi.
Sti comunisti che se la fanno col dittatore sanguinario Gheddafi: sono proprio senza pudore, eh? Invece noi della moderna destra berlusconiana mica siamo controcorrente, almeno da quest'anno...Parafrasando Feltri, ma essendo un filino meno ipocrita e razzista: ma mandiamoli affan...

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