Nel giugno 2013 l'avvocato belga Jean-Luis Dupont (famoso per aver vinto la cosiddetta " Causa Bosman", che consente ai calciatori professionisti aventi cittadinanza UE di trasferirsi gratuitamente a un altro club alla scadenza del contratto con l'attuale squadra) aveva presentato un ricorso al Tribunale di Bruxelles, richiedendo un pronunciamento contrario al Regolamento in quanto violerebbe sia il principio di concorrenza, sia il principio della libera circolazione (di lavoratori, servizi e capitali).
La prossima settimana, il 26 e 27 febbraio, si terrà la prima udienza presso il Tribunal de Première Instance nella quale l'avvocato Dupont, in rappresentanza dell'agente di calciatori Daniel Striani (cui nel frattempo si sono aggiunte due associazioni di tifosi del Paris Saint-Germain e del Manchester City), passerà ad esporre le proprie tesi accusatorie richiedendo al Tribunale di giudicare il FFP, ed in particolare l'obbligo di pareggio di bilancio (cosiddetta " break-even rule ") come normativa in violazione dell'art. 102.12 del Trattato UE, che difende il principio della libera concorrenza.
Il Tribunale Belga ha, sostanzialmente, tre alternative:
- Rigettare il ricorso e dichiarare il FFP compatibile con la legge comunitaria;
- Accettare il ricorso, considerando quindi il FFP incompatibile e dichiarare la nullità del Regolamento, eventualmente valutando anche il riconoscimento di danni;
- Accettare il ricorso ma inoltrarlo alla Corte di Giustizia UE, eventualmente decidendo nel contempo l'applicazione di misure temporanee (quali, ad esempio, la sospensione di alcune parti del Regolamento) in attesa del pronunciamento della Corte.
Un'analisi completa dell'argomento da un punto di vista normativo è disponile nel post " Financial Fair Play and the Striani Complaint: where are we now? ", apparsa sul sito LawInSport.
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