Magazine

a great journey with Pina

Creato il 24 gennaio 2012 da The Travel Eater By Costanza Saglio @CostanzaSaglio

Sì, ok, non si tratta né di un mio viaggio, né di una ricetta di cucina. Non è nemmeno una galleria fotografica. Eppure, da quando domenica sera ho visto il film Pina - sulla coreografa Pina Bausch, personaggio topico all'interno non solo della danza, ma del teatro e dell'arte tout court - non riesco a non volervene parlare, qui proprio su The Travel Eater. E forse non del tutto senza ragione.
Yes, okay, it is neither one of my trip, or a recipe. It is not even a photo gallery. Yet, from the moment I saw the movie Pina, on Sunday night  - a tribute to the choreographer Pina Bausch, a topical character not only within the dance, but the theater and the art tout court - I just want to tell you about it, right here on The Travel Eater. And perhaps it's not entirely without reason.
a great journey with Pinaall pictures are from: http://www.pina-film.de/en/Innovatrice e pioniera, Pina Bausch ha sfumato i contorni di tutte le specializzazioni artistiche, per farne un grande spettacolo - talmente grande, da non necessitare più nemmeno un palco, nemmeno una luce, nemmeno un pubblico. Forse da non essere più  - solo - spettacolo. Forse da non essere più - solo - arte.

Pina Bausch has been an innovator and pioneer, she has blurred the outlines of all the artistic skills, to make a great show. A so great show that it doesnt need anymore even a stage, even a light, even an audience. Perhaps it is no longer - just - a show. Perhaps it is no longer - just - art.

a great journey with Pina
Ecco che allora si vede cosa può farci una "recensione" su questo film, su un blog che ha l'ambizione di parlare un po' di mondo, di posti, di visioni e di esperienze. Il film Pina è un viaggio. Dove il comun denominatore è lo stupore. Ma uno stupore che è - come ogni stupore - un'angoscia e una gioia insieme. Un'affanno. Uno stupore incostante che non è solo della danza, ma della musica, del colore, dell'espressione, del luogo.


So maybe you can realize why a "review" about this film, on a blog that aims to speak about the world, about places, visions and experiences.
Pina's film is a journey. Where the common denominator is amazement. But that is an amazement that - as all amazements - is an anguish and joy together. Headlong. An inconstant amazement that is not only into the dance but into the music, the color, the expression, into the places.


a great journey with Pina
I luoghi che questo film attraversa sono sempre eccezionali, anche quando vorrebbero essere più comuni. Forse perché vengono inglobati dalla scena, dal non-spettacolo, da questo teatro insidiato ovunque. E' così che si aggiunge alla musica i rumori della strada, le urla dei bambini, le rotaie, un grido di gioia, lo stridente rumore di una pala contro il cemento.

This film crosses places that are always exceptional, even when they want to be the most common ever. Perhaps because they are incorporated by the scene, by this "non-performance", by this theater undermined anywhere. In this way, Pina adds to the music of the street noises, the screams of children, the rails, a cry of joy, the shrill sound of a shovel against the cement.
a great journey with Pina
La città è Wuppertal, cittadina tedesca della Renania Settentrionale-Westfalia, ai più forse sconosciuta, ma dal fascino inedito. La prima cosa che balza agli occhi forse è la metropolitana: sottosopra. Anziché essere sottoterra, attraversa il cielo della città; anziché avere i binari sotto di sé, li ha sopra.
Assurda, e quindi perfetta.
The city is Wuppertal, German town in North Rhine-Westphalia, perhaps it's unknown by the most people but it has an inedited charm. The first thing that you can see is perhaps the subway: it's upside down. Instead of being underground, it crosses the sky of the city; instead of having the tracks beneath it, it has the tracks above.Absurd, and therefore perfect.
a great journey with Pina
E non solo, si esplorano i dintorni: vecchie fabbriche, laghi, prati, montagne, cave abbandonate. Posti che sono già da soli uno spettacolo. E forse proprio per questo ha senso "violarli".
Not only that. We explore the surroundings: old buildings, lakes, meadows, mountains, abandoned quarries. Places that are already a show by themselves. And perhaps this is the reason to "violate" them by this way.

a great journey with Pina
a great journey with Pina
a great journey with Pina
Le coreografie coinvolgono nella stessa misura il corpo, l'acqua, la terra, la materia.
E la regia magistrale di Win Wenders conduce lo spettatore in questo vortice di luoghi e storie - che è paradossale che venga visto al cinema - al chiuso, seduti. Da uno schermo. E' una contraddizione con tutto ciò che si vede, con questo costante abbattimento del palco.

The choreography involve in the same way the body, the earth, the water, the matter.
And the masterful director Wim Wenders takes the viewer into this vortex of places and stories. And it is a paradox that all this is seen at the cinema - indoor, being sitting. From a screen. It's a contradiction with everything you see, with this constant reduction of the stage.

a great journey with Pina
E forse allora non è coincidenza se le riprese terminano con lei, con Pina, proiettata su uno schermo. Uno schermo di un cinema, come quello da cui la guardiamo noi.

Ma, appunto, si tratta di un cinema vuoto.

So, maybe it is not just a coincidence that the movie ends with
her, Pina, shown on a screen. A screen of a cinema, like the one from which we look at her.

But, in fact, it is an empty cinema.

a great journey with Pina
---
Voi avete il visto il film? Conoscevate Pina Bausch? Cosa ne pensate? Ditemi le vostre considerazioni liberamente, lasciando un commento qui sotto!
Grazie a tutti!
Do you the watch the movie? Did you know Pina Bausch? What do you think about her and her movie?Tell me your thoughts freely, leaving a comment below!
Thank you all!

C.

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :