Magdi Allam, Laura Efrikian, Giampiero Samorì
“Sacralità della vita e centralità della famiglia per un Europa con un’anima” è il titolo del Convegno che si è svolto sabato 14 dicembre al Centro Congressi Parco Acquarossa di Gualdo Cattaneo.
Ospiti d’eccezione Magdi Cristiano Allam, europarlamentare e l’Avv. Giampiero Samorì, leader del Mir (moderati in rivoluzione), il dott. Renzo Tettamanti, Movimento per la Vita Umbria e Laura Efrikian, scrittrice.
L’intervento di Samorì si è concentrato sulle difficoltà delle famiglie italiane di poter mantenere, in maniera decente, i propri figli, famiglia messa a dura prova per la crisi economica del nostro paese. L’Avv. Samorì, ha soffermato l’attenzione su una delle tante ipocrisie italiane: mentre tutti parlano, la tutela della famiglia di grandi valori etici ed altro, le concrete politiche economiche perseguite in particolare dal governo Letta/Monti/Alfano a partire dal 2011 si sono costantemente orientate nella penalizzazione della famiglia.
La fiscalità ha colpito i ceti medio/bassi notoriamente più sensibili ai valori familiari riducendo in modo vergognoso la capacità di spesa e quindi la coesione dei nuclei, con l’Imu si è tassata la prima casa, tipico investimento della famiglia senza neppur togliere dal valore patrimoniale l’ammontare dei debiti ipotecari, finendo per tassare i debiti anziché il patrimonio. Invece che introdurre sistemi di incentivazione per la costruzione di asili nido aziendali per favorire, vuoi la produttività, vuoi la serenità della maternità, si è introdotta una tassazione sulle Società con fatturato Superiore ai 50 Mln per rifinanziare l’antitrust, sottraendo alle imprese le stesse risorse che sarebbero state necessarie per costruire e gestire gli asili nido aziendali.
Potrebbero portarsi altri cento esempi a riprova delle ipocrisie dei ceti dominanti, che mentre si riempiono la bocca di sperticate lodi per la famiglia continuano imperterriti ad agire per mortificarla ed avversarla, tutti presi dalla unica preoccupazione di tutelare le classi dirigenti parassitarie che non hanno mai lavorato un’ora in vita loro nella società civile e nelle economie reali.