(il sopralluogo in cantiere riesco però a farlo solo lunedì...)
La Turchia non conosce crisi: e continua ininterrotto il flusso delle aziende italiane che programmano missioni, scambi commerciali, investimenti. A Istanbul, dal 3 al 5 novembre, il gruppo guidato dalla società di consulenza Roncucci and partners ha incontrato le controparti turche e la stampa: e ha presentato non solo i propri prodotti ed esperienze, ma un progetto di restauro già avviato - MED-ART - molto più convincente di brochure, video e parole.
"L'idea è nata due anni fa", ci ha spiegato Stella Occhialini (la responsabile per Roncucci): un progetto pilota, che integra 30 eccellenze del settore - emiliane, lombarde, friulane e piemontesi - "mettendo insieme restauratori, professionisti delle analisi strutturali e preventive, aziende che producono tecnologie e materiali". E' stato proposto alle istituzioni, ha ricevuto l'appoggio della Regione Emilia-Romagna, dell'Ice, dell'Assorestauro; è stata scelta la Turchia perché "è un paese in crescita, dispone di un grande e rilevante patrimonio storico e artistico, ha un tessuto di piccole e medie aziende simile al nostro".
L'obiettivo è stato dal principio quello di creare rapporti stabili con istituzioni e imprese turche: e l'interlocutore principale è stato individuato nel Direttorato generale delle fondazioni (Vgm) della Presidenza del consiglio, che si occupa della salvaguardia di immobili storici - luoghi di culto, ospedali, scuole e molto altro - di proprietà delle fondazioni musulmane e non musulmane; è il Vgm, ad esempio, che cura i restauri di tutte le moschee imperiali della capitale ottomana: sono stati completati da poco quelli di Süleymaniye e Fatih, sarà presto la volta della Moschea blu di Sultanahmet.
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