Essa veramente apre il nostro cuore ad una gioia più intera. Noi sappiamo ascoltare le tante voci che nel silenzio armonioso delle sue vie ripetono le storie di gloria e di grandezza. Mirabile silenzio, unico fra le tante città taciturne e solitarie, ove la vita antica palpita ancora con l'entusiasmo delle cose che persistono pur dopo la morte.
Ogni piazza, ogni via, ogni palazzo. ogni minima pietra conserva gelosamente e ripete la voce della bella grandezza perduta. E l'affannoso richiamo di tante gloriose memorie è in Siena, come non fu mai altrove, grandiosamente bello.
Tutti i nobili ricordi delle guerre, delle lotte, delle vittorie, del fiorente crescere e prosperare, dell'eroico cadere, tutti i fasti dell'arte sua che la fecero così bella, e della sua letteratura e della sua scienza che la fecero così grande, rianimano l'età lontana nell'ora che volge.
Per quelle vie erte e ristrette, arrampicate sulle coste selvagge della montagna, con le sue piccole case addossate come rifugi ad una fortezza, risuona ancor oggi così lieto, così chiaro, così bello, il dialetto di Siena.
E allora la poesia antica diviene realtà, e la voce lontana della Santa gloriosa pare risuonare nelle parole delle belle fanciulle che popolano di grazia le liete strade.
Così il cerchio magico delle cose si riprende e vi serra, così una vita lontana, irreale vi pare di vivere, quando le piccole e le grandi miserie della vita, e i dolori, le meschinità e le vane ambizioni e i cocenti rimpianti si obliano.
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( A.Jahn Rusconi, brano tratto da "Siena" - Isituto Italiano d'Arti Grafiche, 1907 )Categories Tags

