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A letto con il nemico di Angela D'Angelo

Creato il 02 marzo 2015 da Anncleire @anncleire

A letto con il nemico di Angela D'Angelo

«È crudele eccitare un uomo in quel modo e poi scappare.» La voce di Nicola, divertita e per nulla imbarazzata, risuonò a pochi centimetri da lei. Cristina si voltò di scatto e andò a sbattere contro un mento volitivo.

«Cristo Santo, Zanini! Vuoi ammazzarmi, stasera?» scattò, la mano sulla fronte dolorante. Ma di cosa era fatto? Di acciaio?

Lo guardò con le labbra strette per il disappunto, facendo di tutto per assumere un’espressione contrariata. Se lui avesse continuato a sorriderle in quel modo, non sarebbe stata più padrona di se stessa. Quell’uomo riusciva a irritarla e a far cantare i suoi ormoni nello stesso momento.

 

Avevo adocchiato “A letto con il nemico” appena uscito tra le altre pubblicazioni di You Feel la collana digitale di Rizzoli, ma non mi ero decisa a prenderlo, mettendolo da parte in una mia lista mentale di possibili acquisti. È stata una sorpresa riceverlo in dono direttamente dall’autrice, Angela D’Angelo, e ammetto con mia somma incredulità mi ha sorpreso, e l’ho divorato venerdì notte fino all’una del mattino.

 

Cristina De Santis è una donna pratica ed equilibrata, ma quando segue le partite della Stars Roma, la squadra di pallacanestro in cui gioca suo fratello Edoardo, si trasforma in una sostenitrice appassionata, aggressiva e sanguigna.
Soprattutto con gli avversari arroganti, presuntuosi e un po’ duri. Come Nicola Zanini, capitano della squadra rivale e nemico storico di Edoardo: sguardo magnetico e un fisico che toglie il fiato più di una pallonata allo stomaco. La rivalità tra i due uomini non ferma Nico, che inizia a fare una corte spietata a Cristina. Con lui, lei ritroverà se stessa, anche se sarà difficile abbandonarsi completamente. Una donna che ha già visto fallire i propri sogni può fidarsi di un uomo? A maggior ragione se è il nemico?
Quando l’attrazione diventa incontrollabile, la passione supera qualsiasi rivalità sul campo.
Un romanzo coinvolgente ed eccitante come una finale. Un canestro vincente all’ultimo tiro, un incontro che vi terrà incollati e con il fiato sospeso, in cui l’arbitro è soltanto il cuore.

 

Diciamocelo, “A letto con il nemico” rispetta tutti i canoni di una romance contemporanea di successo, il lui bello e impossibile, ricco e famoso, con un glorioso passato da playboy che in un qualche modo conosce l’amore, un’attrazione letale e fulminea, un erotismo prorompente. Di certo non mi sarei aspettata di gradirlo tanto, perché in fondo Nicola Zanini non si redime, non si scade in scene volgari degne di un porno, Cristina non è né ingenua né sprovveduta, né si lascia sedurre con facilità. Certo i presupposti per cadere ai piedi del tenebroso cestista ce ne sono, ma l’instalove non esiste, e anzi mi ha catturato questa lussuria indomabile. La D’Angelo ci sa fare, prende elementi consolidati, schemi già tracciati e si diverte a gettarli all’aria.

È Cristina a narrare la storia in prima persona, è con lei che veniamo a conoscere Nicola Zanini, è al suo fianco che ci rendiamo conto di quanto siano sbagliate le prime impressioni, di quanto, in fondo, ci lasciamo condizionare dalle apparenze. Cristina è una sopravvissuta, ha perso tutto, ma si è ricostruita la sua vita intorno ad fossato impenetrabile, lasciando all’interno del castello solo suo fratello Edoardo. È una donna forte, sicura, che allo stesso tempo non resiste al fascino di un uomo che tenta di tutto per sedurla. Allo stesso tempo l’ho adorata perché è una rude, una che non ti manda a dire niente, ma te lo urla in faccia, che alle partite si comporta come il peggiore ultras che si trova in circolazione, con un linguaggio da scaricatore di porto e l’animo dell’amica degli uomini. Insomma il tipo di donna in cui mi riconosco. D’altra parte Cristina conosce Nico solo come il nemico, il capitano della squadra di basket rivale di quella del fratello e per lei gli Stars Roma sono tutto. Una stampella e una famiglia, tutti i membri della squadra le fanno da fratelli maggiori, solidali ad Edo, solidali alla fratellanza sviluppata durante partite, trasferte e allenamenti nel palazzetto dello sport dove giocano e vivono. L’odio di Edoardo per Nicola si è trasferito anche a lei, superarlo è un po’ come tradire suo fratello, l’unico che le è stato sempre al fianco. Ed è proprio questo a rendere interessante la storia, vedere come, lentamente, Cristina conosce Nicola per quello che è, non l’avversario in pantaloncini temutissimo e agguerrito. Ma un ragazzo da amare. E se all’inizio sembra una sfida, per Nicola è tutto molto, troppo serio. La corte che le fa, farebbe impazzire qualsiasi donna e anche se inevitabilmente è resa troppo audace dalla disponibilità economica che di certo non gli manca, lo rende certamente un uomo tenero e passionale, che non rinuncia al romanticismo. Ma Nico non è un bamboccione, sarà anche un uomo con una moto gialla, amante delle emozioni forti e delle scariche di adrenalina, ma è anche un uomo che si mette in gioco, che per la donna giusta è disposto anche a rischiare. Ogni momenti diventa uno scontro e una scoperta, un gioco, una sfida, una rincorsa.

Ho molto apprezzato anche le parti sportive, basta con questo calcio, il basket è uno sport affascinante, dove i muscoli sono ben in evidenza e tutti i ragazzi sono colossi con cui spezzarsi il collo per osservarli in viso *smirk*

I personaggi secondari, pochi ma importanti, si chiudono fondamentalmente intorno al fratello di Cristina, Edoardo, che francamente non sono riuscita a mandare giù, sia per il suo ego spropositato, sia per le motivazioni che rifila per il suo odio spropositato per Nicola. E come non citare Roberta, la migliore amica di Cristina? Ho adorato le loro interazioni al limite della decenza, soprattutto durante le partite di basket.

L’ambientazione, in una straordinaria Roma, è assolutamente perfetta e francamente mi è piaciuta molto, non abbiamo nulla da invidiare alle grandi metropoli americane e anzi, le nostre città sono assolutamente fenomenali.

Il particolare da non dimenticare? Una divisa da basket…


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