Una ridicola proposta di auto-sospensione di 8 (otto) giorni!, che però il gran capo UCI Cookson non ha intenzione di accettare come una sottospecie di dono di scambio, per via di due dopati Astana che ora forse rischia qualche testa importante. La notizia ormai è roba vecchia. La stampa ne aveva dato spazio nella due giorni Giro di Lombardia/presentazione Giro d’Italia. I due fratelli Iglinskiy, Maxim e Valentin, spariranno dal ciclismo a causa di uso d’EPO. Maxim – beccato alla vigilia della Classica di San Sebastian – ha detto di lasciar perdere le controanalisi, rinunciando a fare la figura di quello che per giocare a nascondino sceglie di nascondersi dietro il palo di un cartello stradale. Il fratello era già nei guai da tempo e ora avranno tutto il tempo che vogliono per pedalare assieme. Se va loro bene prenderanno 2 anni, forse 4, quindi tanti saluti e grazie per modo di dire. L’impressione è che Iglinskiy non abbia voglia di controbattere, perché in caso di scontro legale avrebbe la peggio ed il rischio di dover poi rispondere con nomi e cognomi è troppo grande. Meglio accettare la squalifica come dopato prima, l’aggravante di reticenza poi, e quindi uscire dal ciclismo senza il rischio di dover tirare in ballo qualcun altro. Chi può essere questo qualcun altro? Vai a saperlo. A nessuno viene in mente nessuno? D'altronde in Astana trovano spazio solo persone che non hanno mai avuto grane con il doping. D’accordo, ci scappa che ci sia un tizio che comanda e che si è fatto due anni per doping ematico, che sia poi sospettato di essersi comprato una Liegi, che abbia ingaggiato atleti che hanno fatto lo stesso tipo di vacanza, che sia stato ottimo cliente per molto tempo di tal dottor Ferrari, ma queste son cavolate, dai. E poi si sa che ormai doparsi è roba da ragazzini e quindi rispunterebbe il famoso discorso del; “Ho fatto tutto da solo, perché chi fa da se fa per tre, olé!” Ma di cosa ci preoccupiamo, vi pare? Applaudiamoli ancora come un Cipollini qualunque, così Suor Peppa Pig avrà altre favole da raccontarci, trattandoci come i soliti, cari, fedeli, meravigliosi, incredibili imbecilli coglioni.
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Una ridicola proposta di auto-sospensione di 8 (otto) giorni!, che però il gran capo UCI Cookson non ha intenzione di accettare come una sottospecie di dono di scambio, per via di due dopati Astana che ora forse rischia qualche testa importante. La notizia ormai è roba vecchia. La stampa ne aveva dato spazio nella due giorni Giro di Lombardia/presentazione Giro d’Italia. I due fratelli Iglinskiy, Maxim e Valentin, spariranno dal ciclismo a causa di uso d’EPO. Maxim – beccato alla vigilia della Classica di San Sebastian – ha detto di lasciar perdere le controanalisi, rinunciando a fare la figura di quello che per giocare a nascondino sceglie di nascondersi dietro il palo di un cartello stradale. Il fratello era già nei guai da tempo e ora avranno tutto il tempo che vogliono per pedalare assieme. Se va loro bene prenderanno 2 anni, forse 4, quindi tanti saluti e grazie per modo di dire. L’impressione è che Iglinskiy non abbia voglia di controbattere, perché in caso di scontro legale avrebbe la peggio ed il rischio di dover poi rispondere con nomi e cognomi è troppo grande. Meglio accettare la squalifica come dopato prima, l’aggravante di reticenza poi, e quindi uscire dal ciclismo senza il rischio di dover tirare in ballo qualcun altro. Chi può essere questo qualcun altro? Vai a saperlo. A nessuno viene in mente nessuno? D'altronde in Astana trovano spazio solo persone che non hanno mai avuto grane con il doping. D’accordo, ci scappa che ci sia un tizio che comanda e che si è fatto due anni per doping ematico, che sia poi sospettato di essersi comprato una Liegi, che abbia ingaggiato atleti che hanno fatto lo stesso tipo di vacanza, che sia stato ottimo cliente per molto tempo di tal dottor Ferrari, ma queste son cavolate, dai. E poi si sa che ormai doparsi è roba da ragazzini e quindi rispunterebbe il famoso discorso del; “Ho fatto tutto da solo, perché chi fa da se fa per tre, olé!” Ma di cosa ci preoccupiamo, vi pare? Applaudiamoli ancora come un Cipollini qualunque, così Suor Peppa Pig avrà altre favole da raccontarci, trattandoci come i soliti, cari, fedeli, meravigliosi, incredibili imbecilli coglioni.
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