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A letto i bambini - Recensione - 3DS

Creato il 28 febbraio 2014 da Intrattenimento

Procaci fanciulle si picchiano denudandosi in un beat'em up a scorrimento orizzontale: non è il sogno di ogni maschietto, ma la realtà!

Senran Kagura Burst raggiunge finalmente il nostro continente a quasi tre anni di distanza dalla pubblicazione originale giapponese, un lasso di tempo in cui la serie è fiorita nella sua terra natale dando vita a spin-off, sequel e adattamenti in forma di manga e cartoni animati.

A letto i bambini
Richiesto a gran voce per via delle sue indiscutibili qualità artistiche... via, ma chi vogliamo prendere in giro? Ad ammaliare i giocatori non devono essere certo stati il gameplay frenetico e l'ottimo comparto grafico, ma le curve sinuose delle procaci fanciulle protagoniste. In un momento delicato come questo, in cui non si fa altro che parlare dei diritti delle donne e del modo in cui sono sempre più strumentalizzate all'interno dei media, Senran Kagura Burst è stata proprio la goccia che ha fatto traboccare il vaso, suscitando le ire persino di alcune testate giornalistiche chiamate a recensirlo. Noi vogliamo mettere da parte tutte queste polemiche sterili e concentrarci sul gioco, che è davvero sodo... cioè, bello! Volevamo dire bello!

Azione, Avventura, Atette

Chi legge il mitico Rat-Man del nostro connazionale Leo Ortolani conoscerà sicuramente la filosofia delle tre A sulla quale si fonda tutto il mercato. I ragazzi di Tamsoft le hanno rispettate alla perfezione, proponendo un titolo che le comprende tutte e tre in quantità più che generose, aggiungendo al tutto pure una bella dose di commedia alla giapponese che farà la gioia di ogni otaku che si rispetti.

A letto i bambini
Prendete questa affermazione un po' come vi pare, in ogni caso Senran Kagura Burst segue una trama - tutt'altro che scontata, aggiungeremmo - che parte da una premessa storica. Gli shinobi, fedeli servitori dei signori feudali nell'antico Giappone, dopo la restaurazione Meiji si sono praticamente estinti, trasformandosi più che altro in sicari al servizio dei politici e dei corrotti. In Giappone al giorno d'oggi ne sono rimasti pochissimi, addestrati duramente in scuole che dall'esterno assomigliano a normalissimi licei. Senren Kagura Burst segue le storie parallele di due istituti, l'accademia nazionale Hanzo e l'istituto clandestino Hebijo, che rappresentano i due volti della nuova generazione di shinobi. Avete presente i Jedi e i Sith? Siamo lì, insomma. Può apparire un po' ridicolo il fatto che questi letali shinobi siano in realtà delle giapponesissime fanciulle vestite alla marinaretta, ma a questo punto dovreste aver già sospeso l'incredulità e non dovrebbero più stupirvi delle situazioni paradossali che mischiano battaglie epiche per il destino del mondo, poteri paranormali, gag a sfondo esplicitamente sessuale e teppisti di quartiere.
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A metà tra un anime scolastico e una visual novel, grazie al sempre efficace doppiaggio nipponico e ai lunghi testi in inglese, Senran Kagura Burst riesce a caratterizzare perfettamente le sue protagoniste, trasformandole in qualcosa di più che semplici giocattoli erotici, nonostante le due sequenze animate introduttive facciano pensare diversamente. Alla fine, la trama non è neppure tanto banale: il giocatore può scegliere in qualsiasi momento se seguire le peripezie di una o dell'altra scuola, poiché il gioco, che nella sua versione originale era il sequel del primo Senran Kagura, è composto da due storyline intitolate Crimson Girls e Skirting Shadows. Ciascuna delle due linee narrative è costituita da una settantina abbondante di missioni, alcune opzionali e altre fondamentali per proseguire nella storia; possono essere giocate e rigiocate, spesso scegliendo anche personaggi diversi, al fine di aumentare di livello le eroine sbloccando ogni bonus e ricompensa possibile. È un peccato che la varietà sia praticamente nulla: si tratta pur sempre di sconfiggere una certa quantità di nemici o di arrivare vivi alla fine del livello, eliminando ogni avversario finché non ci sarà permesso di avanzare o di affrontare il boss di turno. Perché Senran Kagura Burst, oltre ad essere una visual novel un po' osé, è anche un ottimo picchiaduro a scorrimento. Senran Kagura Burst - Un filmato pieno di seni ballonzolanti ci spiega l'oggetto del gioco
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Senran Kagura Burst - Un filmato pieno di seni ballonzolanti ci spiega l'oggetto del gioco

Non solo curve

Ogni scuola ha il suo hub, la sala comune in cui le protagoniste si ritrovano a passare il tempo e in cui è possibile controllare direttamente una di loro per interagire con le altre e accedere ai veri menu, peraltro richiamabili agendo anche sullo schermo inferiore della console. In questi momenti di pausa è possibile rivedere le cinematiche e rileggere i dialoghi, cambiare appunto il personaggio che stiamo controllando, salvare o caricare la partita e cambiarsi d'abito nel camerino. Quest'ultima possibilità è decisamente curiosa quanto voyeuristica, in quanto è possibile agghindare le nostre eroine con gli abiti e gli accessori sbloccati nelle missioni. Volete combattere indossando un costume da coniglietta con una bella aureola sulla testa? Potete farlo, e sentirvi anche un po' maniaci ovviamente. Una volta scelto il personaggio e averlo vestito come una bambolina, potremo intraprendere una delle missioni sbloccate e dare inizio alla battaglia vera e propria.

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Il sistema di controllo è semplice e reattivo, e ci permette di menare fendenti deboli e forti, scattare in una direzione qualsiasi e, ovviamente, saltare. Senran Kagura Burst ripone particolarmente enfasi sulle combo, facilissime da inanellare e proseguibili anche a mezz'aria attivando lo scatto al momento giusto, e sugli attacchi speciali, vere e proprie "smart bomb" che consumano l'indicatore dell'energia spirituale e che innescano cinematiche piuttosto piccanti in cui l'eroina di turno scatena tutta la sua energia. Se è vero che Senran Kagura non è poi così difficile, grazie anche alla possibilità di aumentare di livello ripetendo le varie missioni, è anche impossibile negare il fattore strategico costituito dall'ingegnosa questione del costume. Il concetto è semplice: man mano che la nostra shinobi perde energia vitale anche il suo costume si straccia, mostrandone sempre di più le beltà. In qualsiasi momento, però, è possibile ripristinare completamente l'energia vitale e potenziarne gli attacchi facendole indossare la sua uniforme da ninja: questa tecnica si può usare una volta soltanto e comporta un minimo di tattica.
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Conviene indossare l'uniforme e potenziarsi subito o aspettare l'ultimissimo momento, con tutti i rischi che comporta, per sfruttare fino all'ultima goccia la nostra prima barra di energia vitale? A questo dilemma si aggiunge anche il Frantic, un'opzione che ci permette di denudarci - o quasi, visto che resteremo in mutandine e reggiseno! - all'inizio del livello e quindi di non poter ricorrere a nessun'altra protezione, aumentando di molto la nostra potenza offensiva a scapito della difesa: una tattica rischiosa che, però, permette di sbloccare ulteriori goodies. E a seconda dello stile di gioco, più improntato sulla difesa o sull'attacco, si accresce anche il contatore dello Yin e dello Yang che potenzia ulteriormente l'uno o l'altro valore. Come si intuisce, insomma, Senran Kagura Burst è tutt'altro che un beat'em up ignorante e dà anche parecchie soddisfazioni, seppur non in varietà dato che i livelli e i nemici tendono ad assomigliarsi un po' troppo, diventando alla lunga ripetitivi. Peccato, perché il titolo Tamsoft è semplicemente delizioso anche dal punto di vista tecnico, curato sia nella modellazione poligonale dei personaggi sia nella scelta dei colori e dell'effettistica. Purtroppo si avverte una certa incostanza del frame rate, ma lo sviluppatore ha preferito disattivare l'effetto stereoscopico nelle fasi di gioco vero e proprio per non affaticare ulteriormente l'engine, scendendo a qualche compromesso per rendere l'esperienza il più, ehm, godibile possibile.

Pro

  • Molto curato nella storia e nel gameplay
  • Tante missioni e tantissimi segreti da sbloccare
  • Tecnicamente delizioso

Contro

  • Frame rate incostante
  • Abbastanza ripetitivo
  • Be', è un bel po' spudorato, bisogna ammetterlo

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