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A lezione dalla Proffa Masella

Creato il 23 gennaio 2015 da Junerossblog
Consigli di scrittura a cura di Masella Maria
   Identikit di LUI, il Protagonista
A lezione dalla Proffa MasellaE’ cosa nota e universalmente riconosciuta che… se LUI non attizza, nessuna darà le cinque stellette al mio romance.
Allora devo trovarmi un prot maiuscolo, alpha, superlativo.
Lavoro che richiede metodo, concentrazione, tempo e anche un po’ di… chiamiamola fortuna! In pratica come trovare il vestito adatto per quell’occasione speciale.
Fase prima: aprire l’armadio e controllare cosa ho già (a chi non è capitato di acquistare doppioni? Alzare la mano in caso affermativo. Come prevedevo, quasi tutte ci siete cascate!)
Le ho fatti alti, bruni, qualche castano; occhi scuri, verdi (uno).
Cambiare, cambiare! Bassino è escluso, non piacerebbe e non potrebbe dominare la scena dall’alto (requisito essenziale). Biondo! Ma nei romance ce ne sono tanti! Occhi? Blu, oro, argento, ghiaccio… Viola no, pare che siano appannaggio delle prot femmine, ma a questo problema penserò quando dovrò occuparmi di LEI. A conti fatti i miei occhi scuri sono quasi una rarità.
Fase seconda: come dovrà essere il mio
A lezione dalla Proffa Masellavestituccio, anzi il mio prot ?
Perfetto, perfettissimo, diciamo il David in carne ossa muscoli e tutto il resto? Ancora qualche anno fa il problema non si poneva, al massimo uno sfregio, ma ben composto, e qualche cicatrice che la prot scopriva in itinere. Ora ci si lancia un po’ di più, ma nonostante tutto deve essere chiaro che lui resta bellissimo anche se ha subito orrende torture. Neppure il carattere ne ha risentito, sarà diventato un pochettino introverso, ma niente che un dolce amore non sani.
Ecco, è a questo punto che l’esperienza di donna non mi aiuta più: tutti i miei maschi diventano irritabili e fastidiosi anche per un raffreddore, non parliamo se si sbucciano un ginocchio giocando a calcetto con gli amici. (Nota: forse sono sfigata? No, ho chiesto ad amiche sincere e condividono la diagnosi) E allora che subentri l’esperienza della scrittrice per rendere credibile, almeno per 350 cartelle, un uomo un po’ rovinato e contemporaneamente affascinante.
E non del tutto fuori di testa.
I fuori di testa nei romance non piacciono, come prot sia chiaro! Come secondari o antagonisti sono manna dal cielo. Nei noir sì, ma è altra faccenda.
Riassumo (lo so, ho il vizio di divagare):
1)Affascinante.
1bis)Sano: sono ammesse ferite, anche gravissime, riportate in battaglia (al top per difendere LEI o i suoi possedimenti) o compiendo qualche astrusa missione (da non dettagliare troppo, intanto le lettrici saltano i paragrafi senza amore), sono accettate anche febbri contratte in luoghi esotici (deve guarire!). Vietati: mal di denti, raffreddori, problemi intestinali… Sapendola gestire MOLTO bene è accettata una temporanea impotenza dovuta a traumi (che però si spicci a guarire tornando splendido splendente!)
2)Determinato ma dolce con lei (non da subito ma l’addolcimento deve avvenire)
3)Audace ma intelligente: non deve solo menar le mani ma usare anche la testa. Ma guai, guai a farne un intellettuale! Sanno di polvere e di muffito… Se è uno studioso deve però stare molto all’aria aperta acquistando un bel colorito sano oppure impegnarsi in simulazioni di battaglie (muscoli scattanti!).
4)Ricco? Non guasta ma non è essenziale, però niente stipendio da impiegato statale. Meglio povero! Intanto nei romance mangiare dormire vestire viaggiare è quasi sempre gratis (soprattutto in quelli storici, per motivi tecnici: è difficilissimo documentarsi in modo esauriente su certe faccende pratiche e quindi si glissa).
5)Nobile? Non guasta. Obbligatoria la nobiltà d’animo (spesso celata all’inizio).
5bis) A proposito di nobiltà d’animo, parliamo di vizi e virtù. Vizi da escludere: avarizia, accidia, invidia, gola. Accettati: lussuria (ma appena incontra LEI, sarà LEI l’unico obiettivo), superbia, ira (motivata!).
Virtù: riassumiamo in una frase. “La ama”, punto e stop. 
A lezione dalla Proffa Masella6)Virile. Questo è il mistero. Escludiamo la possibilità di comunicare le misure, corredate dall’errore relativo (quindi un lavoro ben fatto) perché già indicarle sarebbe problematico: dove? Nel prologo così le lettrici sanno cosa le aspetta? Usare il sistema metrico decimale? E quando non c’era e si misurava a spanne o a pollici? O pollicini? Il sistema migliore è la gran meraviglia di lei, ma presuppone che la fanciulla abbia già una discreta esperienza in materia. Non sarà quindi questione di misure, ma di abilità e di esperienza. Tutti, ma tutti, i prot devono aver avuto storie di sesso che li hanno addestrati. Ma fra le braccia di LEI scopriranno qualcosa di nuovo: l’amore. Scusate l’Amore. Mentre gli uomini, dopo, hanno una tendenza spiccata ad addormentarsi. Oppure devono andar via (partita, moglie, lavoro).
Fase terza: andare per shopping, incrociando le dita.
E qui vi lascio perché devo andar per shopping ovvero il nuovo romance chiama e i tempi di consegna sono stretti!
Maria Masella
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