Diceva Totò in quella poesia che almeno la morte ci rende tutti uguali. E invece no, perché una sentenza di ieri stabilisce che la vita di un operaio albanese vale meno di quella di un italiano, anche se lavorano entrambi nel Belpaese (sì, una volta!). Questo perché il risarcimento deve essere parametrato agli standard economici del paese di origine.
Si prevedono un sacco di assunzioni per nigeriani e congolesi.