Dal 3 al 7 settembre 2014 – «Festivaletteratura – che si terrà a Mantova da mercoledì 3 a domenica 7 settembre – raggiunge la maggiore età, e con i suoi diciotto anni riafferma la propria indipendenza e riconferma la passione per la narrazione che l’ha sempre contraddistinto. Come suggerisce Jonathan Gottschall, atteso ospite di quest’anno, “la specie umana non sa resistere al richiamo della narrazione”: ed è proprio il piacere del racconto a far muovere Festivaletteratura.
Il primo evento pubblico, nell’ormai lontano 1997, non è stato altro che questo: la messa in scena – laboratoriale, partecipata, aperta – di un’idea, portata in piazza per trovare ascolto, corrispondenze, contraddizioni».
«La nuova edizione di Festivaletteratura lancia le nuove proposte: la brasiliana Adriana Lisboa, tra i più significativi autori under 40 dell’America Latina; Olivier Rohe, considerato una delle promesse del romanzo francese; NoViolet Bulawayo, che con il suo romanzo d’esordio è entrata nella shortlist del Man Booker Prize 2013; Lavanya Sankaran, giovane cantatrice delle fantasmagoriche contraddizioni dell’India contemporanea, Jurica Pavičić, una delle voci più impegnate e in vista della letteratura croata; il tedesco David Wagner, vincitore del Leipziger Buchpreis nel 2013, l’olandese Tommy Wieringa, che la critica ha paragonato a Salinger, John Irving e Paul Auster».
«Un argomento legato alla memoria è la crisi di identità individuale e collettiva del nostro tempo, il sentimento di sradicamento, di perdita della patria che viene portato in primo piano -senza pretese di esaustività – nel focus che Festivaletteratura ha voluto dedicare quest’anno alla letteratura palestinese. Una serie di incontri con alcuni autori che hanno contribuito a costruire un nuovo immaginario letterario della Palestina: Suad Amiry, scrittrice, architetto e intellettuale; Mourid Barghouti, uno dei poeti più apprezzati del mondo arabo; il libanese Elias Khouri, che nei suoi romanzi ha forse disegnato meglio di ogni altro la storia del popolo palestinese».
«E molti sono gli scrittori ospiti al Festival in cui ritroviamo il tema di un’identità disconosciuta, dell’essere estranei nella propria terra in seguito a tragedie assolute – come per la rwandese Scholastique Mukasonga – o a eventi meno noti e silenziosamente dolorosi, come quelli raccontati da Dulce Maria Cardoso sulla comunità portoghese rientrata dall’Angola, da Vanna Cercenà sull’emigrazione italiana stagionale in Svizzera o da Mario Desiati sui giovani albanesi che arrivano sulle nostre sponde. Non solo l’Africa: l’attenzione si sposta anche a Est, all’ex Unione Sovietica, con le sue contraddizioni ben raccontate dalla comicità nera di Vladimir Sorokin e Gary Sthenygart, e gli scenari di crisi e di guerra contemporanei, dal Caucaso (la cui storia dal Medioevo Charles King ci aiuterà a comprendere) all’Ucraina, con lo scrittore Andrei Kurkov».
I brani qui riportati sono tratti dal comunicato stampa dell’evento.
Per maggiori informazioni ed il programma completo: http://www.festivaletteratura.it/