Gli organizzatori hanno rinnovato l'invito al sindaco: "Giuliano Pisapia sarà il benvenuto e auspichiamo, come suggerito nell'incontro con lui avuto il 30 aprile, una sua presenza e un suo saluto". Il sindaco però ha impegni fuori città: è pronto un suo messaggio per i partecipanti. Al corteo parteciperà l'Assessore alle Politiche Sociali Pierfrancesco MajorinoContinuano nel frattempo gli ultimi preparativi per la manifestazione, che partirà da piazza Lima alle 16.30. Percorrerà corso Buenos Aires, corso Venezia, piazza San Babila, corso Matteotti fino a piazza Meda. Poi da piazza Scala proseguirà in piazza Cordusio, via Broletto, via Cusani per arrivare in largo Cairoli e concludersi in piazza Castello. "Guidati da una banda di 23 elementi - raccontano i portavoce - inizieremo il nostro percorso con i ragazzi nati nel 1990: è l'anno in cui l'OMS depennò l'omosessualità dall'elenco delle malattie. I ragazzi "indosseranno" un cartello stradale con la scritta "STOP OMO-TRANSFOBIA" in riferimento alle aggressioni omofobiche e transfobiche, e alla legge in discussione in Parlamento in questi giorni. Questi ragazzi sono nati e cresciuti negli anni in cui si sono abbattuti confini e le frontiere. Sono cittadini del mondo, figli delle differenze, cittadini Europei. Vogliamo iniziare il nostro corteo con loro, con un messaggio di fiducia verso il futuro sperando in un cambiamento della situazione di questo Paese". Quindi, il rinnovo dell'invito al sindaco: "Giuliano Pisapiasarà il benvenuto e auspichiamo, come suggerito nell'incontro con lui avuto il 30 aprile, una sua presenza e un suo saluto". Le polemiche sul patrocinio del Comune giovedì sono state rinfocolate a distanza dal movimento di estrema destra "Militia Christi". Criticando la scelta dell'assessore del Comune di Roma Gasperini di andare a inaugurare il "Gay Village", il movimento cita il neosindaco del capoluogo lombardo: "Gasperini, nel tentativo di emulare Pisapia, si sentiva "in obbligo" di presenziare. Il Movimento esprime piena solidarietà ai militanti cattolici del nord Italia, ostacolati in ogni modo nel loro legittimo tentativo di manifestare contro l'oscena parata omosessuale milanese". Replica in una nota Fabrizio Marrazzo, portavoce del Gay Center: "Militia Christi si scaglia oggi contro l'assessore capitolino Gasperini, ma il suo obiettivo più diretto sembra essere il sindaco di Milano Giuliano Pisapia. Militia Christi mostra di essere indecente nel ritenere che gay, lesbiche e trans debbano essere considerati non cittadini ma soggetti da emarginare da parte delle istituzioni e della società. In questo Militia Christi mostra di essere non solo omofoba, ma più simile a quei gruppi settari oltranzisti che esprimono una cultura fondata sulla discriminazione e sull’incitamento all’odio da cui siamo certi che la maggioranza dei cattolici è distante".
Fonte: Corriere.it - Foto: Marco Mori