
ai frequentatori più assidui di questo blog, ammesso che ne esistano, non sarà sfuggito che da un po' di tempo mi sono data entusiasticamente al cinema coreano. o dovrei meglio dire masochisticamente, come spiegherò dopo. benchè ami il cinema giapponese praticamente da sempre, quello coreano mi era praticamente sconosciuto perchè in passato i pochi tentativi di visione mi avevano fatto scappare più o meno a gambe levate. credo che molto sia dipeso dal genere di pellicole che arrivava sugli schermi italiani, ovvero il cosidetto cinema d'autore. già i film che passano al Far East Festival di Udine secondo me sono un altro paio di maniche, e non lo affermo certo per sminuirlo. dico questo non per intento polemico, ma semplicemente per chiarire che i film coreani che sto vedendo ora non sono esattamente film d'autore; non sono nemmeno film spazzatura, se per questo, ma prodotti ben fatti di una cinematografia attiva, variegata e interessante. se è per questo, ho pure visto di recente un film di Kim Ki Duk senza sapere che era il suo; arrivata in fondo ho pensato che era una roba proprio strana, dopodichè ho letto chi era il regista e ho capito. ho capito, per esempio, che sono un'anima semplice e che prediligo storie meno contorte e sanguinolente; ho anche capito che finisco spesso per imbattermi inavvertitamente in storie di amore melodrammatiche e quasi tutte dotate di finali tristi, ed ecco spiegato l'uso del termine masochisticamente. anche questo film non fa eccezione, benchè cominci in maniera molto più leggera rispetto ad altri.

fin da subito infatti i protagonisti Kang Jae-kyung e Choi Eun-whan appaiono impegnati in uno di quegli scontri fatti di battibecchi divertenti che mi piacciono particolarmente. lui è il rampollo viziato e arrogante di una famiglia ricchissima, in attesa di compiere diciotto anni e di entrare in possesso dell'eredità del nonno; lei è una ragazza povera e semplice, suo perfetto contraltare. Jae-kyung però ha una brutta sorpresa: al fatidico compleanno viene informato che potrà riscuotere solo se finirà gli studi. a tale scopo viene spedito senza quattrini nella remota località di campagna del quale era originario il nonno e si ritrova come compagna di classe proprio Eun-whan. da principio la sua idea è di farsi espellere e buonanotte, ma quando capisce di non avere via di scampo perchè il nonno ha previsto tutte le eventualità, fa più o meno buon viso a cattivo gioco, anche perchè nel frattempo si innamora della ragazza. avendo già anticipato che il film finisce piuttosto male, mi risparmierò di dire in che modo. dirò invece che mi è piaciuto tanto tanto, al punto che potrei masochisticamente prendere in considerazione di rivedermelo in futuro. già che prima parlavo di registi, quello che ha firmato questo film è lo stesso di First Kiss - kiss harggayo: Kim Tae-gyun.

il ragazzino ricco e viziato è interpretato da Hyun Bin; volto noto a chi ha visto il dorama Secret Garden che tempo fa aveva recensito Lithtys QUI.

la ragazza povera ha il volto di Lee Yeon-hee, qui al suo debutto.