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A morire e a pagare c'è sempre tempo

Creato il 02 giugno 2011 da Jitsumu
A morire e a pagare c'è sempre tempoPersi nel gossip politico-istituzionale (Ooooh... Alfano diventa segretario ma i coordinatori restano; Berlusconi ora punta al Quirinale; il centrosinista e il terzo polo scopano di nascosto dai rispettivi mariti-elettori... tutta roba degna della rubrica a sinistra sotto gli annunci) dimentichiamo che la Grecia intanto vive alla giornata aspettando solo l'attimo in cui il suo fallimento diventi ufficiale. Ufficioso lo è già e non da poco. Prigionieri dell'euro dal quale non possono affrancarsi, i cittadini greci pagano a intervalli regolari il peso del debito collettivo con manovre finanziarie che ormai hanno ridotto sul lastrico gran parte della popolazione, già afflitta dalla enorme disoccupazione e dai tagli ai servizi. Da tutto quello che si legge sul caso greco emerge in pratica che si sta cercando il modo di posticipare i pagamenti e dare al paese giusto un attimo di respiro, neanche sperando che la Grecia possa riprendersi in un futuro vicino o lontano che sia. A questo nessuno crede più. Il default della Grecia vogliono evitarlo tutti a Bruxelles perchè i creditori, in gran parte investitori istituzionali europei, non rivedrebbero un soldo. La situazione è resa incandescente dal fatto che tra i cittadini da qualche tempo serpeggia ormai l'idea che sia meglio fallire e smettere di dissanguarsi pur di consentire allo Stato di pagare i debiti. Mentre siamo inebriati da questo periodo florido di rinnovata verve democratica, non dimentichiamo che anche noi navighiamo in cattive acque, e che un governo serio dovrebbe dare subito risposte in ordine a questi problemi di natura generale. Invece in Italia chi governa sta solo prendendo per la giacca Tremonti chiedendogli di fare una riforma fiscale senza avere un soldo a disposizione. Trovare il modo di scaricare in maniera omogenea il peso del debito su tutti i cittadini; avviare politiche agricole e energetiche che contrastino nel lungo periodo l'impennata dei prezzi degli alimenti e dei consumi; ridare garanzie e salari decenti ai lavoratori; restituire dignità a istruzione e ricerca e, in definitiva, fare tutto quello che serve per proteggerci dai problemi "globali", perchè è tornata l'ora che ogni singolo Paese pensi a sè, visto che il pensare collettivamente si è dimostrato solo una copertura per favorire i grandi gruppi bancari ed economici.
By Jitsu Mu 
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