Magazine Diario personale
Finalmente l’ultima casellina del calendario dell’Avvento è stata aperta e siamo arrivati alla Vigilia: giornata indimenticabile:
le ragazze hanno ripetuto 150 volte ogni 10 minuti : ‘ma quando arriva Babbo Natale?’ ed io : ‘stanotte’
Quindi è già arrivato questa notte?
NOOOO, la prossima notte!!
Credo che la giornata della Vigilia sia stata l’apoteosi dei capricci, hanno fatto i capricci compressi di 10 giorni almeno, creando in me e nel marito una compressione della pazienza ai minimi storici.
Al pomeriggio stiamo un’ora seduti per finire i segnaposto da portare da zia Scleros il giorno dopo, delle opere d’arte in pasta di sale che solo la colorazione poteva rendere distinguibili da piccole cacche di vari animali, più o meno in salute.
Alle 17.50 ci buttiamo in macchina per raggiungere la Messa di Natale, dove nonna Scleros era 40 minuti che teneva tenacemente i posti per noi 4, subendosi gli insulti delle persone…io avrei abbandonato l’arduo compito dopo solo 5 minuti….ma a Natale si dev’essere più buoni, quindi forse lei così ha preteso, da chi arrivava con il giusto anticipo e pretendeva di sedersi.
Stendiamo il solito velo pietroso sulla S.Messa che ormai di santo ha ben poco, considerato che Melody’ persiste nel cantare ‘Rosanna nell’Alto dei Cieeli’…
Bando alle ciance, inutile domandarsi chi sia questa Rosanna…
A casa si scatenano nel massimo dei capricci, tra l’altro in duplice copia, in coro, in accordo ferreo…quindi sclero..Le mie urla della Vigilia temo abbiano coperto i vagiti della Natività..poco importa, alle 21:00 a letto con ramanzina di papà, mamma non ha più voce e abdica.
L’ammonimento è di non svegliarsi, Babbo Natale sente tutto e dopo questa Vigilia è in forte dubbio che passi dal nostro camino…
Le ragazze si addormentano all’istante e grazie alle minacce variopinte si svegliano solo alle 7:30….nulla rispetto le incursioni notturne delle 5 degli altri anni ( perché le 5 è il pieno della notte.)
Ovviamente Babbo Natale è rimasto deluso dal comportamento della Vigilia e ha tirato un brutto tiro a Melody e Menosy!! Eh eh..perchè i regali sotto l’albero non c’erano!!!!!!
Nel massimo del mio sadismo avrei voluto far perdurare la ricerca affannosa ed il panico da ‘allora mamma aveva ragione..’Ma papà Leo, da vero eunuco, non ha resistito mezzo minuto e ha prontamente indicato i due scatoloni di cartone chiusi, dove erano nascosti i vari regali…
Anche qui tutto bene è quel che finisce bene, il solito Natale che si conclude con aperture di pacchi, grande entusiasmo e gioia infantile…avrebbe potuto essere un po’ diverso e forse un po’ più originale, ma sono stata castrata come il gatto!
Comunque per concludere, nel regalo delle bimbe fatto a scuola ho avuto il piacere di leggere una poesia che mi ha fortemente confortato nel mio ruolo di madre esigente (non fetente)….la condivido per chi come me prima, non la conoscesse!
Preghiera segreta di un bambino a sua madre e a suo padre
Di Jacques Salomè
Mamma, papà,ve ne supplico, non lasciatemi credereche i miei desideri siano onnipotenti.
Mamma, papà,ve ne prego, arrischiatevi a deludermi e a farmi soffrirerespingendo alcune delle mie richieste.
Mamma, papà,è importante,per me, che sappiate dirmi no, che non mi lasciate credere che voi potete essere tutto per me,che io posso essere tutto per voi.
Mamma, papà, soprattutto ascoltate i miei desideri, ma non esauditeli subito. Esaudendoli troppo velocemente…rischiate di ucciderli. Assicuratemi del fatto che io ne abbia e che siamo accettabili o inaccettabili, ma non fatevene carico al posto mio.
Mamma, papà, per favore, non ritornate troppo spesso su un rifiuto, non vi ricredete. Perché io possa così scoprire i miei limiti e avere dei punti di riferimento chiari.
Mamma, papà, anche se reagisco, se piango,se ti dico, mamma “ cattiva e senza cuore ”,rimani ferma e risoluta, ciò mi rassicura e mi edifica.Se ti accuso, papà “ di non capire niente ” non mi limitare nelle mie reazioni.
Mamma, papà,per carità, anche se cerco di sedurvi, resistete anche se vi faccio preoccupare, non vi sottomettete,anche se a volte vi aggredisco, non mi rifiutate.E' così che potrò crescere.
Mamma, papà,vorrei anche dire a ciascuno di voiche non sono altro che vostro figlio/vostra figlia.
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