A Natale, si sa, siamo tutti più buoni. A maggior ragione Google, che deve tener fede al suo motto don’t be evil e che per queste festività ha ideato un sistema di beneficenza che unisce il vantaggio per l’azienda alla buona causa: il primo è inevitabile perché passa come condizione necessaria dall’uso del browser di Mountain View, Chrome; la seconda viene di conseguenza, in quanto tramite il sistema di schede del software di navigazione sarà possibile accumulare punti da convertire poi in azioni di solidarietà del cui effettivo finanziamento si farà carico Google in prima persona.
Sono 5 i soggetti che beneficeranno della generosità di Google:
The Nature Conservancy, un’organizzazione di protezione terre “ecologicamente rilevanti”; Charity Water, una no-profit che si occupa di procurare acqua sicura alle popolazioni del sud del mondo; Room to Read, associazione che punta a cambiare la vita dei più piccoli attraverso la letteratura e la parità dei sessi nell’educazione; Doctors Without Borders, l’equivalente internazionale di “Medici senza frontiere”, organizzazione umanitaria indipendente che porta aiuto medico nei paesi bisognosi o teatro di guerra; Un Techo para mi Paìs, presente in 19 paesi del continente americano per migliorare la qualità della vita delle famiglie in difficoltà attraverso la costruzione di case.
Per giungere al traguardo minimo occorreranno 10 tab per conquistare un nuovo albero piantato oppure la donazione di un libro, 25 tab per un trattamento di vaccinazione, 100 tab per un metro quadrato di una casa di nuova costruzione e 200 tab per garantire a una persona un approvvigionamento annuale di acqua. A livello di privacy il contributo da pagare è davvero minimo: l’estensione infatti richiede soltanto l’accesso alla cronologia di navigazione dell’utente.