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A New York distribuiscono profilattici e poi li sequestrano

Da Leragazze

A New York distribuiscono profilattici e poi li sequestranoOgni volta che faccio un intervento sull’infezione da HIV non manco mai di confrontare le nostre politiche sanitarie di prevenzione con quelle di altri paesi e immancabilmente porto come esempio l’amministrazione di New York che ormai da anni offre gratis ai propri cittadini i preservativi col marchio NYC. E mi chiedo quando mai un Alemanno o chi per lui possa mostrare una tale apertura mentale da fare altrettanto. Lo scorso anno gli operatori sanitari di New York City hanno distribuito 37,2 milioni di preservativi, che sarebbe a dire una media di 70 al minuto. Veramente un’azione benemerita, poiché in questo modo si riduce la diffusione dell’infezione tra chi è sessualmente attivo.

Da qualche tempo, tuttavia, si sta verificando un fenomeno paradossale: l’amministrazione con una mano distribuisce preservativi e con l’altra li sequestra in quanto secondo le autorità di polizia rappresenterebbero  la prova che chi li possiede si prostituisce. E la prostituzione è illegale. Capito che logica stringente? A volte vengono addirittura immediatamente bruciati davanti alle persone alle quali sono stati sequestrati.

Difficilmente questa pratica riuscirà a debellare la prostituzione, ma sicuramente rappresenta una seria barriera al sesso commerciale protetto. Diverse persone che si prostituiscono hanno dichiarato di non portare mai con sé i preservativi, e implicitamente di non farne uso, per evitare di essere identificate.

Per fortuna ci sono anche dei giudici che agiscono controcorrente, come Richard M. Weinberg del Manhattan Criminal Court che ha affermato: “In tempi di AIDS e di HIV, se le persone attive sessualmente se ne vanno in giro senza profilattici sono pazze”.



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