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A Newport rifiatano e puntano sulla benedetta gioventù

Creato il 24 aprile 2012 da Rightrugby
A Newport rifiatano e puntano sulla benedetta gioventù Siamo ormai a ridosso del D-Day: domani è il 25 aprile, giorno entro il quali vanno presentate le candidature per la prossima franchigia destinata a sostituire gli Aironi in Pro12. Il fatto è che di proposte sembrano non esserne giunte e che nel frattempo i mantovani si siano incontrati con la Fir a Milano, ospiti della Regione Lombardia, per discutere, confrontarsi e vedere di mettere un po' d'ordine tra le carte. E pare - pare - che se da una parte gli Aironi hanno assicurato di reperire i fondi necessari sul piano finanziario, dall'altra un accordo di massima con la federazione è stato raggiunto e una tregua dovrebbe essere siglata tra le parti, con l'inserimento del famoso staff tecnico. Questo dicono le cronache, si tratta di attendere venerdì, quando si riunisce il consiglio federale e l'argomento sarà al primo posto dell'agenda. In un certo senso, Silvano Melegari qualcosa aveva fatto trapelare dopo il match contro il Munster, quando dichiarò che qualcosa bolliva in pentola e che era ben lontano da quanto riportato sui mezzi d'informazione e siti vari. Che un'altra strada la si intendeva percorrere: questo prima che la Fir gli revocasse la licenza.

Intanto, da Viadana si vola a Newport e non per una partita di campionato, ma perché i Dragons oggi hanno rilasciato un comunicato nel quale affrontano il loro, di futuro. Un Regional Business Plan. Il chief executive della società, Chris Brown, negli ultimi due mesi ha sondato il terreno della zona attorno a Newport per valutare il panorama commerciale ed economico in tempi di crisi. Nel suo vagare ha affrontato sfide che però ritiene si potranno superare per due motivi: ci sono le radici, c'è un sostegno commerciale, ma soprattutto "abbiamo strada libera per obiettivi di breve e medio termine che sono in grado di assicurarci un futuro finanziario". Tradotto: si è rischiato grosso, ma il peggio potrebbe essere alle spalle. 

Sono cambiati i fattori nel tempo, sottolinea Brown: il rugby è diventato professionistico, i costi quindi sono aumentati e con essi le richieste dei giocatori internazionali. "Ma a Rodney Parade abbiamo un grande potenziale" che passa dal lavoro portato avanti con realtà d'affari locali che saranno partner dei Dragons per la prossima stagione dopo aver ricevuto conferma nelle settimane a venire. Interessante come il dirigente ricordi più volte il Rodney Parade, l'impianto recentemente sottoposto a restyling. Il Business Plan è stato accolto dal resto dello staff manageriale di Newport e il budget per la stagione 2012/2013 non sarà toccato. Non per questo ne risentiranno, affermano dal Galles, i due punti chiave all'orizzonte: da un lato il mantenimento di ciò che è stato fatto, dall'altro il reclutamento di nuove leve. Ed ecco che vengono citati Toby Faletau e Dan Lydiate, le due terze linee esplose con la nazionale di Warren Gatland tra Mondiale e Six Nations. E già si parla dei prossimi due atleti da coltivare: Hallam Amos, trequarti di 17 anni che lo scorso ottobre ha debuttato contro i Wasps in LV=Cup, diventato il giocatore più giovane nella storia di una franchigia regionale gallese; e Jack Dixon, che è entrato nella stessa partita dalla panchina e così ha levato nel giro di pochi minuti il titolo ad Hallam: stessa età, solo che Hallam è nato a settembre, Jack a dicembre. 

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