Uno degli affreschi pestani con lotta tra gladiatori
Nel 1967 ad Agropoli, in contrada La Vecchia, un contadino, arando nel suo campo, scoprì accidentalmente un'antica sepoltura. Gli archeologi della Soprintendenza per i Beni Archeologici di Paestum confermarono che si trattava di una tomba lucana, di notevole fattura, con pareti dipinte e con un corredo funebre contenente vasi firmati da Assteas, un noto artigiano pestano, lo stesso che ha creato il famoso vaso del "Ratto di Europa".Contemporaneamente alla scoperta di questa sepoltura, vennero effettuate altre scoperte a Paestum, in contrada Andriuolo, dove venne alla luce un'intera necropoli lucana. Altre vengono scoperte in località Arcioni, Gaudo, Laghetto. I dipinti delle pareti di alcune di queste sepolture ripetono gli stessi temi funebri della tomba lucana di Agropoli.
I Lucani conquistarono la greca Poseidonia tra la fine del V e l'inizio del IV secolo a.C. e la ribattezzarono Paistom. I Lucani si insediarono su tutto il territorio, dal fiume Sele ad Agropoli, costruendo diverse fattorie agricole, tra le quali, con tutta probabilità, quella di contrada La Vecchia. La sepoltura trovata in questa località è divisa in due per consentire l'inumazione di marito e moglie ed è estremamente importante per l'elevata qualità delle pitture e del corredo funerario che fanno pensare ad un capo guerriero lucano. La tomba è stata datata dagli archeologi al 350-320 a.C..
Molti archeologi concordano nell'affermare, in base proprio a questi e ad altri ritrovamenti di tombe lucane, che i primi combattimenti tra gladiatori si sono svolti nel territorio pestano.