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A Parma non c’è ancora la giunta, evidentemente il pedigree dei grillini è talmente ferreo che non si trova la razza eletta e pura.

Creato il 05 giugno 2012 da Slasch16

A Parma non c’è ancora la giunta, evidentemente il pedigree dei grillini è talmente ferreo che non si trova la razza eletta e pura.Più o meno tutti i comuni hanno pronta la loro giunta, chi dice inciuciando tra partiti, come insegna la democrazia, o come lasciano intendere i nemici che vedono il male ovunque. Tra questi ci sono i puri che, giustamente, vogliono una fedina penale pulita, non credo che a Parma, nonostante l’ultimo ventennio di governo destrorso, non ci siano persone affidabili ed intonse anche se l’esame finestra lo fanno a Genova, si sa che a Genova hanno il braccino corto.
Oppure, è una ipotesi, Casaleggio e Grillo sono impegnati nel programmare l’evoluzione del pianeta e la nuova società attraverso la rete e non hanno ancora avuto tempo di valutare i papabili.
Come ho sempre detto, e confermo, un conto è contestare, fare l’opposizione di rendita ed un altro governare i problemi ed i processi.
La nuova giunta è un processo a divenire che va governato non basta inveire nel web contro i vetero comunisti superati dalla storia e dall’attualità, dalla moda, non basta neppure affermare che la destra e la sinistra sono morte, che il Movimento 5 Stelle è oltre il passato, talmente oltre che è pure in avanti rispetto al futuro.
Politica partecipata, ogni testa è un voto, come se per i comunisti ci fosse una testa per tutti ed una scheda con un solo simbolo imposto dall’alto.
Qui, di imposto dall’alto, da una persona sola c’è solo il Movimento 5 Stelle sempre che il pensiero sia il suo e non in conto terzi come sospettano in molti.
Intanto il Fatto Quotidiano ci informa che Tavolazzi non ci sarà, hanno vinto Casaleggio e Grillo, guarda caso e l’autonomia e l’indipendenza dei sindaci del movimento ne esce rafforzata.
Sentite come da la notizia il Fatto di Travaglio, lo sponsor di Grillo:
Prima il clamore, poi il silenzio e quindi una velata retromarcia. A Parma il presunto strappo tra il sindaco del Movimento 5 stelle Federico Pizzarotti e il leader Beppe Grillo, o più presumibilmente, sostengono alcuni esponenti di Parma del movimento, Gianroberto Casaleggio,  per la candidatura di Valentino Tavolazzi a direttore generale del Comune si sarebbe ricucito. Tanto che l’ipotesi dell’arrivo del consigliere comunale di Ferrara, espulso dal Movimento 5 stelle a marzo, appare ormai tramontata. “Le risorse del Comune di Parma sono molto limitate – ha detto il sindaco – quindi la questione del direttore generale rimane in sospeso”. Fino a ribadire, un’ora fa, che per ora andranno avanti senza direttore generale. Poi si vedrà.

Immaginate adesso se una vicenda simile fosse capitata nel Pd, Travaglio ed i travaglini avrebbero inondato il giornale, la televisione, l’Ansa ed il Corriere della Parrocchia con articoli divertenti, ironici, satirici sul povero Bersani che non ne indovina una. Lo dico a cuor leggero perchè quello che ho da dire del Pd, o della Finocchiaro, lo dico e lo scrivo tranquillamente, non ho capataz che mi censurano.
Comunque il Fatto ci fa sapere che l’assessore al bilancio c’è, ha un curriculum che accontenta Casaleggio, Grillo, Pizzarotti ed anche Travaglio, sul merito non ha scritto nemmeno un articolo dei suoi, satirici, che mi divertono tanto.
La Rivoluzione non dorme, diceva il Manifesto anni fa, possiamo ancora sperare che quella dei grillini si sia svegliata tardi non vorrei che Pizzarotti sia come il marito della Signora che anni fa voleva prenotare il tagliando nella mia officina.
Era il 31 luglio, ultimo giorno di lavoro poi la chiusura per ferie. Si presenta una Signora e mi dice: dovrei fare il tagliando perchè devo andare in ferie.
Signora, mi dispiace ma è tardi, è il nostro ultimo giorno di lavoro e siamo veramente pieni, avrebbe dovuto venire lo prima.
La Signora: lo dica a mio marito che si sveglia sempre tardi.
Io, di rimando: sarebbe meglio che si svegliasse prima e si alzasse tardi, mi è uscita di getto. Tutte le mie battute escono di getto, alla velocità della luce.
La Signora, molto perspicace, colse al volo la mia ironia e scoppiò in una sonora risata.
La battuta non era per niente pesante o offensiva e la Signora la meritava, era notevole.
Ecco non vorrei che la rivoluzione del Movimento 5 Stelle sia come il marito della signora che, non solo non si sveglia presto, non si alza neppure tardi.
Lascio perdere quello che si racconta in giro sulle rivalità interne, la solita malizia dei giornali che vedono la pagliuzza nell’occhio degli altri e non il trave nel loro, dico solo che a fare un cazzo si diventa tutti professori, tutti giudici, tutti con la verità in tasca e pronti a dare consigli non richiesti. Esempi mai, vero Travaglio?
Una certezza comunque ce l’ho, riguarda il Movimento 5 Stelle, Pisapia e le giunte del Pci che ho conosciuto da molto vicino, un conto è criticare, proporre, un altro è mettere in pratica a contatto con la realtà, i fatti e le casse dei comuni.
Non vorrei che dopo 2000 anni di cattolicesimo fossimo diventati tutti, inconsciamente, come i preti, predichiamo bene ma razzoliamo male.
Diamoci una calmata, ragioniamo a freddo, senza gridare al rigore prima ancora di entrare in area.
E Travaglio faccia meno il primo della classe, non è ancora Montanelli e, men che meno, Biagi.
Si ricordi che il bravo giornalista non è super partes, non si spaccia per super partes per avere sempre ragione, il bravo giornalista, l’eccellente si schiera apertamente con le proprie idee sia che siano condivise o no.
E’ lì la grandezza di chi riesce ad illuminare il lettore di destra o di sinistra, fare da guida. Criticare tutti e fare satira siamo capaci, più o meno, tutti io compreso è indicare la strada che è molto più difficile, percorrerla ed infatti il Movimento 5 Stelle al primo incrocio non sa più da che parte andare.
Pizzarotti alzi gli occhi al cielo, verso la rete del web, vedrà che le la stella Polare Casaleggio-Grillo è più brillante che mai. La segua e non avrà problemi, l’autonomia l’ha già persa ed ogni testa è un mondo, senza sintesi, in italiano si chiama casino.
Il Movimento 5 Stelle è come quei pensionati che seguivano i lavori della metropolitana a Milano, ne avevano una per tutti dall’ingegnere all’uomo con l’escavatore, ma non sono mai scesi in galleria o in cantiere a spalare la terra.
La foto di oggi è gentilmente offerta dal Fatto Quotidiano. Una foto ottimista, se si fosse trattato del Pd ne avrebbe messa una in bianco e nero, come fa Sky negli sgommati. L’unico in bianco e nero è Bersani, messaggio subliminale.



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