Il sindaco di Parma Federico Pizzarotti
A Parma anche il neosindaco Pizzarotti, il neofita della politica, lo scandaloso Federico, ha tutta l’aria di voler tenere da conto il Teatro Regio, per forza. Ci sono città che buttano via la reputazione dei teatri? Cremona ci ha provato col proprio Teatro Ponchielli, dove tanti studenti cremonesi hanno ascoltato forse per la prima volta dal vivo la miglior musica del mondo (parlo dei compositori e a volte anche degli interpreti). Esperienze che hanno formato la vita delle persone, che le hanno abituate a partecipare le emozioni più profonde. Bisogna dirlo che un teatro è uno dei nuclei di vita e di pensiero di una città?
Durante la conferenza stampa di oggi il sindaco Federico Pizzarotti ha parlato proprio di risparmi e di rapporti con i lavoratori del Teatro Regio. E ha ribadito la propria linea: “La conservazione e la nobilitazione del Teatro, e in più il miglioramento delle condizioni lavorative dei suoi dipendenti sono tra le nostre priorità”. Seguiremo, ci informeremo. Intanto però non sono passati due anni e mezzo d’amministrazione per cominciare a parlare di teatro. E di risparmi vedo che, aiutati dalla contemporaneità della spending review, i parmensi già parlano.
Il Teatro Regio di Parma
Intanto si prende atto che a Parma, dove non hanno vinto gli stalinisti, ci stanno provando a far tornare i conti senza abbattere il teatro. Speriamo che anche a Cremona ci pensino.
Segue il comunicato del sindaco di Parma Federico Pizzarotti (Movimento 5 stelle)
RISPARMIO DEI COSTI INTERNI:
Secondo i dati documentati sul costo dell’attuale macchina comunale, rapportati con la spesa delle ex amministrazioni Ubaldi e Vignali, vi è un considerevole risparmio in denaro, come annunciato in conferenza dal sindaco: “La macchina comunale di Ubaldi bis aveva un costo complessivo di circa 740 mila euro, e contava circa 45 assunzioni (tra articoli 90 e 110) a tempo determinato e legate al mandato; la Giunta Vignali aveva invece un costo minore ma non meno considerevole: la cifra oscillava sui 680 mila euro più 50 assunzioni tra articoli 90 e 110; la nostra macchina comunale ha attualmente un costo che oscilla sui 430 mila euro, e conta 2 assunzioni a tempo determinato e legate al mandato”.
POLITICA DELLA SICUREZZA:
“Questa mattina, come già anticipato, ci sarà un incontro congiunto con le forze di polizia per discutere sul problema di degrado, sia acustico che civile, di alcune zone di Parma. Mi riferisco in particolare alla situazione delle movida cittadine (via Farini, via D’Azeglio, piazza Ghiaia) e agli atti delinquenziali avvenuti in Piazzale della Pace. La situazione, come qualcuno vuole far credere, non ci è sfuggita di mano, anche perché la politica della sicurezza è una delle nostre priorità. Ovviamente il nostro obiettivo è la politica della condivisione: oltreché con le forze dell’ordine, parleremo anche con gli esercenti e i residenti. Sicuro è che per ristabilire l’ordine anzitutto è necessario far rispettare le regole: si partirà da questo presupposto per poi sviluppare una politica della sicurezza in grado di ristabilire l’ordine laddove ve ne sia la necessità: l’indirizzo generale sarà quello di non effettuare i controlli soltanto a fine serata, ma durante tutto l’arco della stessa, con presenza costante delle forze dell’ordine ”.
TEATRO REGIO:
“Dopo il confronto avvenuto la scorsa settimana con i lavoratori del Regio sotto i Portici del Grano, oggi incontrerò ufficialmente i sindacati. Torno a ripetere: la conservazione e la nobilitazione del Teatro, e in più il miglioramento delle condizioni lavorative dei suoi dipendenti sono tra le nostre priorità, lo abbiamo ribadito in precedenza, lo confermiamo tuttora. Per chi chiede la pubblicazione della relazione di Ciclosi sulla situazione finanziaria del Teatro, e la pubblicazione dei verbali del cda, ricordandoci la nostra politica della trasparenza, rispondo che non è stato fatto nessun passo indietro in tal senso: stiamo aspettando un parere legale su cosa, in termini di legge, sia possibile pubblicare. Arrivata la conferma pubblicheremo quanto promesso ”.