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A partire da sé

Da Femminileplurale

A partire da séIl femminismo volutamente non è una dottrina né un’ideologia. È proprio per questo che non si può insegnare ma è vita vissuta, individualmente e collettivamente.

Così, se capisco più o meno bene, Lea Melandri. È una tesi che mi convince e che per quanto mi riguarda parafraso così: innanzitutto, iniziamo a sbarazzarci delle identificazioni denigratorie del femminismo come qualcosa di negativo, di patetico, o di isterico. Per dirne una: non è vero che il femminismo è contro l’uomo, il femminismo è semplicemente partire dalla donna. In generale, non c’è decalogo né ci sono istruzioni per l’uso. Più o meno, si tratta di essere consapevoli della propria identità e del proprio ruolo in quanto corpi sessuati e pensanti (ma non saprei dire in che ordine). Come dicevamo, si tratta di un esercizio quotidiano nel quale ognuna deve partire da sé stessa, da azioni e relazioni sue. Solo su questa base si può guadagnare (come, è difficile dirlo) una consapevolezza collettiva e un’azione politica.

È facile intuire che in tutto questo ci siano più problemi che soluzioni ma – anche se tutta da costruire nel tempo – è una direzione.

E credo che sarebbe buono che anche gli uomini iniziassero questo lungo percorso verso una consapevolezza collettiva in cui ognuno parte da sé stesso, anche perché un cambiamento del rapporto di potere uomo-donna avrebbe un impatto rivoluzionario sulla società, e nella società siamo tutti insieme, donne e uomini.


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