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A penny for your thoughts

Da Miwako
Oggi ho una richiesta.Semplice.Così semplice che potrebbe mettere in difficoltà ed essere ignorata.Ma io, stagista perpetua al tribunale delle cause perse, ci provo lo stesso.Io non dico una parola. Nemmeno una di quelle che vorrei (le tengo in canna per il prossimo post, non preoccupatevi, non mi si è liofilizzata la logorrea).Parlate voi.Qualcuno ha un blog dove può farlo liberamente, qualcun altro si nasconde dietro nomi fittizi, qualcun altro legge e se ne va senza lasciare traccia. Ecco, mi rivolgo a tutti voi.Oggi, e solo per oggi, vorrei che mi lasciaste qualcosa, senza che io abbia proferito verbo (o quasi).Un pensiero random, una lamentela sul mondo, un saluto, una confessione anonima; va bene anche un ferro da stiro usato in comodato d'uso gratuito, ecco. Qualunque cosa. E non indirizzata a me, non per forza almeno. Una cosa, qualsiasi cosa, vi andasse di lasciare in uno spazio bianco nero ardesia. Fate vobis. Come foste a casa vostra. Io ora sto in silenzio.
A PENNY FOR YOUR THOUGHTS

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