Ti senti molto "lento", molto "pesante", molto anacronistico e in definitiva anche un po' pirla. In questo metaforico intrigo di doppie velocità noi siamo quelli che non ce la fanno oppure quelli che hanno capito?
Quando vediamo le facce degli automobilisti che ci vengono incontro, tesi, la sigaretta fra le labbra, il telefonino all'orecchio, l'occhio fisso sul navigatore non ci sembra di vedere persone serene e libere. Ci sfrecciano accanto, a velocità da galera, con l'espressione preoccupata di chi è perennemente in ritardo all'appuntamento.
A quel punto, noi, con tutti i nostri carichi da zaino, con il sudore che ci cola dalla fronte, capiamo di essere sicuramente più leggeri e liberi.
(Claudio Sabelli Fioretti con Giorgio Lauro, A piedi, Chiarelettere)