A Pisa arriva il grande livornese: Amedeo Modigliani

Creato il 20 agosto 2014 da Roberto Milani
  Amedeo ModiglianiPalazzo Blu, Pisa3 ottobre 2014 - 15 febbraio 2015Orari: Lunedì-Venerdì 10.00 - 19.00Sabato-Domenica 10.00 - 20.00Infoline : Tel. +39 050 220 46 50 | info@palazzoblu.it  Pochi uomini hanno incarnato come Modigliani il mito romantico dell’artista geniale e trasgressivo.“Modì”, l’artista maledetto dalla vita dissoluta, il bellissimo dandy dai tanti amori, il genio incompreso che si rifugiava nel vino e nell’assenzio la cui storia è breve ma intensa, drammatica e memorabile.Tutti coloro che posarono per lui dissero che essere ritratti da Modigliani era come farsi spogliare l’anima.In mostra nelle suggestive sale di Palazzo Blu di Pisa, una ricca e attenta selezione di opere provenienti dal Centre Pompidou di Parigi insieme a magnifici capolavori provenienti dalle principali collezioni pubbliche e private, italiane e straniere ricreeranno l’atmosfera culturale in cui maturò la straordinaria ed entusiasmante esperienza della pittura dell’epoca e la vicenda artistica di Modigliani dal periodo della sua formazione a Livorno fino al suo trasferimento a Parigi, nel 1906, nella costante e irrequieta ricerca del nuovo.E’ nella Parigi della cultura avanguardista, dei fauves, tra amici quali Marc Chagall, Max Jacob, Georges Braque, Jean Cocteau che il dissoluto artista e tombeur de femmes, matura la sua poetica artistica, influenzato fortemente da Picasso, Toulouse-Lautrec e Cézanne.Insieme alle opere di Modì, saranno presenti anche i grandi capolavori di artisti dell’epoca, suoi contemporanei e compagni di avventure a Montparnasse tra i quali Chaim Soutine, Pablo Picasso, Marc Chagall, Fernand Léger e tante figure popolari come Maurice Utrillo, Suzanne Valadon, André Derain o Raoul Dufy, Juan Gris e Gino Severini.A completare il percorso espositivo, una significativa selezione di sculture di Modigliani e dei grandi scultori dell’epoca come il celebre Constantin Brancusi e ancora una eccezionale serie di fotografie scattate da Brancusi stesso.La curatela scientifica è affidata a Jean Michel Bouhours, accreditato studioso di Modigliani e curatore del dipartimento delle collezioni moderne del Centre Pompidou di Parigi. Un’opportunità unica, dunque, per rivisitare una fondamentale stagione culturale che ha influenzato l’intera produzione artistica europea.

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