A Pisa un team di esperti rassicura: radiazioni inferiori a Chernobyl

Creato il 22 marzo 2011 da Pdigirolamo

“I livelli delle radiazioni sono mille volte inferiori a Chernobyl”. A dirlo è Francesco D’Auria, professore d’ingegneria nucleare alla Normale di Pisa, a capo del gruppo di ricerca “San Piero a Grado” composto da 40 persone e altamente specializzato sui temi legati alla sicurezza degli impianti nucleari. Il team ha seguito fin dall’inizio l’evolversi della situazione nella centrale di Fukushima in Giappone attivando, inoltre, una newsletter internazionale con pareri scientifici su come far fronte all’emergenza giapponese, filtrando notizie disponibili in rete e monitorando in modo costante quello che avviene nei reattori. Il professor D’Auria, infatti, è un esperto dei reattori ad acqua bollente, dello stesso tipo installato a Fukushima, di cui ha approfondito le modalità di funzionamento e le procedure per garantirne la sicurezza anche in condizioni di emergenza. Dopo la prima analisi il responso è stato che “nelle unità 1 e 3 si è verificato lo station blackout, cioè la perdita di elettricità. Un incidente relativamente comune e in relazione al quale sono state emesse procedure già nel 1990”. Secondo D’Auria “gli scoppi che si sono verificati in realtà facevano parte della procedura: una sorta di esplosione controllata. L’unità 4, invece, ha creato danni maggiori. Qui si parla di una mancanza di refrigerazione e quindi del bruciamento del combustibile immagazzinato in piscina”. Una rassicurazione però c’è: “Si stima che sia stata rilasciata nell’aria radioattività per una quantità minore a un millesimo di quella rilasciata durante il disastro di Chernobyl anche se probabilisticamente si potrà arrivare a valori minori di dieci volte rispetto a quelli russi”. Una raccolta delle precedenti newsletter si può trovare a questo indirizzo http://www.grnspg.ing.unipi.it/index.php?option=com_content&view=article&id=140:fukushima-grnspg-march-2011&catid=1:latest-news&Itemid=50. La newsletter viene, inoltre, spedita agli specialisti del settore che hanno rapporti con il gruppo pisano, tra cui i rappresentanti dell’International Atomic Energy Agency (Aiea) e di altre organizzazioni internazionali.



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