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A proposito di tutte queste… signore – Ingmar Bergman

Creato il 25 marzo 2015 da Maxscorda @MaxScorda

25 marzo 2015 Lascia un commento

A proposito di tutte queste signore
Felix e’ un grande violoncellista, forse il piu’ grande di tutti. Purtroppo pero’ e’ morto e una lunga schiera di donne partecipa alle esequie ma non solo perche’ tra loro c’e’ anche Cornelius, il critico incaricato a scrivere la sua biografia.
Cosa e’ accaduto ce lo racconta il lungo flashback che inizia quattro giorni prima, con l’arrivo di Cornelius nella grande villa di Felix, un luogo solare e pieno di vita, vita che le signore elargiscono con grande ardore a Felix che della casa ha fatto un vero e proprio harem, con tanto di mogli, amanti, le riserve delle amanti e via discorrendo.Il critico approfittera’ della situazione, pur essendo ripiego del grande artista che elargisce i propri favori con grande egoismo preferendo inevitabilmente talune alle altre.
Di Felix vedremo solo la sagoma e neppure la morte dara’ la soddisfazione del mirarlo da vicino ma poco importa, egli e’ passione e idea.
Film primo in tante cose. Primo film a colori di Bergman ma soprattutto, almeno per me e credo per molti, primo film davvero inutile di Bergman.
Del regista non c’e’ nulla, piu’ farsa che commedia, non diverte e se doveva essere un esperimento, e’ totalmente fallito. Tolta la trama in senso stretto, senza sviluppo e senza morale, cade nell’essere totalmente autocelebrativa attraverso la facile equazione Felix=Bergman facendo in fondo di una questione privata, un’opera pubblica di dubbio interesse. Va bene prendersi poco sul serio ma un intero film per ricordarlo certo e’ eccessivo. Dopo l’"8 e 1/2" di Fellini ma diverso da Fellini che almeno pone una questione etica ed artistica mentre Bergman si limita a fare la ruota alzando le piume con la scusa dell’ironia.
Ricorda certe commedie raffinate francesi dell’epoca, imitazione controproducente quando gia’ si e’ icona e maestro.
Poco anche sul fronte attoriale dove la farsa mal si contiene con la bravura, primo tra tutto il vero protagonista Jarl Kulle, quel Cornelius che a stento travalica la macchietta.
Esempio curioso di film totalmente sbagliato e solo per Bergman, puo’ avere senso guardarlo.

Scheda IMDB


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