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Blog fidentino: A proposito... Nota di Carduccio Parizzi: A proposito: in democrazia, il minimo vitale è che le grandi decisioni siano prese dall'elettorato. A corollario, con le elezioni il cittadino dovrebbe essere chiamato a scegliere i grandi orientamenti che impegneranno poi chi governerà per l'intero mandato amministrativo. Insomma, non si tratta di decidere solo chi governerà. La domanda completa, la vera domanda è: chi governerà per fare cosa?
Senza questo minimo di codice morale, la politica non è che un'esibizione di qualche supervedette relegando nelle tenebre del non-potere i militanti trasformati in comparse, i cittadini in spettatori chiamati, ogni tanto, ad un atto di fedeltà o di ostilità.
Santa Madonnina di Fontanellato, qualcuno mi spiega che sta succedendo? Frequentando, da privato cittadino, le panche del Consiglio comunale o, sempre più spesso, la diretta web, vedo da una parte la messinscena di una minoranza senza idee, ostaggio di politicanti ingordi e capricciosi, soprattutto orfani ... del potere, che si disputano ferocemente l'egopolitica attraverso la moltiplicazione delle interpellanze, interrogazioni, mozioni a cui segue , come solito, l'ennesimo discorso da divertimento manierato.Dall'altra, una maggioranza da pensiero unico -ultimamente anche da "comunicato unico"... nel senso che, di chiunque sia la firma, sembra compilato da una unica mano - dove la politica diventa l'impero dei segni. Il linguaggio diventa un gioco, uno scambio di segnali in codice; per dirla come chi ha fatto il liceo classico: il significante sostituisce il significato. Insomma, cresce il distacco tra parola e cosa e si arriva quasi a ciò che disse Talleyrand: "La parola è stata data all'uomo per nascondere il suo pensiero".
Scrivo queste righe impressionato dal tono di un comunicato, pubblicato venerdì scorso dalla "Gazza", a firma Stefano Tanzi, il mio vicesindaco, dove - era già capitato dopo la lettura di un altro comunicato di Stefano, pieno zeppo di dichiarazioni pretestuose e gratuite, chiaramente inopportune, sopratutto non veritiere! - non riconosco in nulla l'amico di tante battaglie; a lui dico che quando tutto si degrada, quando tutto si avvilisce, la virtù decisiva, a volte, è dire no.
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