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A Putignano: non sapeva come lasciarla, l’ha uccisa

Creato il 06 gennaio 2012 da Stenazzi

Un’altra storia di disperazione, malessere che diventa follia, perversione che si trasforma in mania omicida. Antonella Riotino aveva solo 21 anni, viveva a Putignamo, vicino a bari. L’hanno trovata in una scarpata, il corpo martoriato da pugni e calci, i segni di soffocamento e poi lo scempio di un coltello da cucina. Sono bastate poche ore per scoprire l’assassino: uno ancora più giovane, soli 18 anni, Antonio Giannadrea. Stavano insieme Antonio e Antonella, lei era invaghita, lui era stufo ma non sapeva come troncare. Litigavano e poi si rimettevano insieme. L’altra sera hanno litigato ancora, lui l’ha uccisa in mezzo alla strada. Poi è corso a casa e ha mandato un messaggio alla sorella, per crearsi un alibi. Da un mese Antonella riceveva e mail e sms di minaccia. Era Antonio a mandarli: aveva forse già deciso di ucciderla e aveva pensato di depistare le indagini preventivamente. L’altra sera si è portato dietro un coltello da cucina. Quando la polizia l’ha convocato, si è presentato pieno di echimosi e di tagli. Ha confessato dopo poche ore. Non sapeva come lasciarla, l’ha uccisa.


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