di Gianni Morgan Usai – Un gradevole incontro con Alessandro Bleve, a Roma, presso Casa Bleve.
Il padre Anacleto ha una lunga militanza e passione vinicola.. prima nel Ghetto ora in pieno centro quasi di fronte al Teatro Valle Occupato..
Il posto (o location come direbbero i pr up-to-date..) è la vecchia entrata di servizio del palazzo Lante, prima che l’omonima famiglia si imparentasse con i Della Rovere..
Il palazzo è datato 1490 (anno Domini..) cioè 2 anni prima della scoperta dell’America..
Le cantine, gradini originali di travertino che trasudano Historia.. hanno alla lora destra i basamenti originali delle Terme di Marco Vipsanio Agrippa ( siamo vicini al Pantheon..) imponenti, enormi.. ti schiacciano al solo vederli..
Ancora piu’ sotto – secondo la Sovrintendenza – l’originario manto stradale romanico, a occhio circa 12/15 metri sotto l’attuale manto stradale..
Sfoggiano un buon assortimento di vini nazionali ed europei, una bellissima sala riservata per soli 12 Apostoli con sovrastante soppalco in legno tipo biblioteca di Novacella oppure alla “Todo Modo” di Sciascia per chi ama gli esercizi spirituali..
Da qualche anno fanno anche ristorazione di qualità.
- La mia domanda staffilata : .. e il Trentino..?
Alessandro ci pensa e dice: si.. Foradori, Letrari, De Tarczal, per via dell’Arte, qualche Traminer.. però faccio fatica ad arrivare alla quarta o quinta citazione di un produttore.. cosa che invece non mi succede con tutte le altre regioni italiane dove posso citare dieci produttori in pochi secondi..
- Le ragioni..?
- Scarsa presenza, poche iniziative, quelle poche non coordinate e peggio comunicate..
Roma è onnivora.. se non la presenzi con costanza e qualità rischi di finire nel calderone delle mode, delle “bollicine”, del generone..
Mi farebbe piacere una presenza qualificata trentina..
Conversazione raccolta il 24 luglio alle 11.40